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【Tags Awa'awa-P G Miku tS】 Original Music title ごめんなsorry English music title Sorrysorry Romaji music title Gomen nasorry Music Lyrics written, Voice edition by あわあわp (Awa awa-P) Music arranged by あわあわp (Awa awa-P) Singer(s) 初音ミク (Hatsune Miku) Click here for the original Japanese Lyrics English Lyrics (translated by blacksaingrain): Sorry Really sorry Tera-sorry Soz In all the language in the world I wanna put my apology into words But I m afraid I can only understand Thai Sorry Really sorry Tera-sorry Soz I ll use emoticon or something So forgive me please Please forgive me Let me add just a few words to conclude "Accept my apologisorry" Sorry for smashing Das Nachtpfauenauge Sorry for writing you a fake love letter Sorry for inviting you in a dangerous occult Sorry, sorry, in many ways Sorry for my passing the entrance exams for collage alone Sorry for not telling it to you soon Sorry for licking your recorder Sorry that the song doesn t have the second bridge Sorry Really sorry Tera-sorry Soz I wanna tell you "sorry" in a lost language But I m afraid it s already been lost Sorry Really sorry Tera-sorry Soz I ll use emoticon or something So forgive me please Please forgive me Let me add just a few words to conclude "Accept my apologisorry" I ll jump, land, kneel and bow until my forehead touches the ground Gomennasorry Hey, be together [Translation Notes] Das Nachtpfauenauge A kind of moth. Romaji lyrics (transliterated by blacksaingrain): gomen maji gomen tera gomen sa-sen sekaijuu no gengo de suman wo tsutaetaindakedo ainiku tai go shika wakaranai yo gomen maji gomen tera gomen sa-sen m(≧д≦)n kaomoji toka tsukeru kara yurushite onegai onegai yurushite saigo ni hitokoto dake suimasorry kujakuyamamayu kowashite gomen nise no rabureta- kaite gomen yabai shuukyou sasotte gomen nanka iroiro gomen gomen daigaku ore dake ukatte gomen shibaraku sore damattete gomen riko-da- no saki namete gomen nanka Bmero mo nakute gomen gomen maji gomen tera gomen sa-sen ushinawareta gengo de suman wo tsutaetaindakedo ainiku ushinawarechatteru yo gomen maji gomen tera gomen sa-sen m(≧д≦)n kaomoji toka tsukeru kara yurushite onegai onegai yurushite saigo ni hitokoto dake suimasorry janpingu dogeza gomenasorry nee be together [Awa awa-P, Awa Awa-P, Awaawap, Awaawa-P]
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ATTO SECONDO Scena Prima (Gran sala, ove si raduna il Tribunale degli Ospedalieri, alla cui giurisdizione è soggetta la provincia porta in prospetto. All alzarsi del sipario i Giudici sono tutti assisi sui loro scanni, e in mezzo a loro, in seggio più elevato, è il Priore, che presiede al Tribunale. Da un lato, dinanzi ai Giudici, è Osburgo accompagnato dai terrazzani, che, da lui sedotti, deposero contra Alaide. La sala è circondata da guardie) ▼IL PRIORE▲ Udimmo. Il tuo racconto Avvalora i sospetti. A lei donante Sosterrai tu quanto hai riferto a noi? Rifletti ancora. ▼OSBURGO▲ E dubitar ne puoi? Quel che vid io soltanto, e vider meco Tutti costor, narrai. Piacesse al cielo Ch ella sgombrar potesse ogni sospetto! ▼IL PRIORE▲ L accusata si guidi al mio cospetto. ▼OSBURGO▲ (Fra sè) Ardir. Non puote Arturo Custodito smentirmi, e compro ha l oro Chi lo trasse dall onde, e a lui soccorse. ▼CORO▲ Eccola. Scena Seconda (Alaide in mezzo alle guardie essa é coperta da un gran velo nobile n è il contegno, e nel tempo istesso modesto. Il Priore l osserva alcuni momenti, quasi colpito da qualche rimembranza) ▼IL PRIORE▲ (Fra sè) E a tanto error costei trascorse? (Ad Alaide) Ti appressa… e il ver rispondi. Chi sei tu? ▼ALAIDE▲ La Straniera. A me tal nome Die la sventura, e cancellò per sempre Il nome, ch io portava ai dì ridenti. Io l obliai. ▼IL PRIORE▲ (Fra sè) Qual voce! e quali accenti!… (ad Alaida) Ieri fu morto, e spinto Valdeburgo nel lago, e tu sul lido, Di sangue intrisa, e rinvenuta fosti Sbigottita, tremante. Il tuo terrore, Il tuo stesso parlar, ed il mistero In cui ti avvolgi, son bastanti a farti Comparir delinquente. Discolparti puoi tu? ▼ALAIDE▲ Sono innocente. ▼IL PRIORE▲ Fosti di tanto eccesso tu spettatrice? ▼ALAIDE▲ No. ▼IL PRIORE▲ Vedesti almeno la vittima? ▼ALAIDE▲ Neppur. ▼IL PRIORE▲ Perché dicesti Ch era all ucciso l amor tuo funesto? (Alaide tace vivamente commossa) ▼IL PRIORE▲ Perché? favella. ▼ALAIDE▲ Mio segreto é questo. ▼IL PRIORE▲ Sciagurata! Lo svela. Il segreto ti perde. ▼CORO▲ In tua difesa nulla produr puoi tu? ▼ALAIDE▲ Nulla. ▼IL PRIORE▲ E non sai qual t aspetta destin? ▼CORO▲ Morte é sospesa sul capo tuo. Scena Terza (Arturo si precipita nella sala affannoso, ed anelante) ▼ARTURO▲ Morte cadrà sul mio. ▼TUTTI▲ Arturo! ▼ARTURO▲ Ella é innocente il reo son io. ▼OSBURGO▲ Giudici, nol credete… Egro ei giacea… vaneggia ancor… delira. ▼ARTURO▲ Ribaldo! E chi t inspira Sì ria menzogna? Io Valdeburgo uccisi, Lo giuro, o Cavalier; io che furente, E ben lo sa costui, Un mio rival credea punire in lui. ▼ALAIDE▲ (Fra sè) Misero! ▼OSBURGO▲ (Fra sè) Ei si é perduto. ▼CORO▲ (Fra sè) Ei il ver parlò? ▼IL PRIORE▲ Straniera, udisti il Conte. È desso l uccisor? - Tu taci? Assolta Non sei perciò complice sua creduta Esser tu puoi. ▼ARTURO▲ Complice mia! ▼CORO▲ La scure ambidue può colpir nel punto istesso. Scena Quarta (Si apre la porta in fondo, e si presenta Valdeburgo pallido, ed avvolto in un bianco manto. Sorpresa generale) ▼VALDEBURGO▲ Ambi fian sciolti. ▼GRIDO GENERALE▲ Ah! Valdeburgo! ▼ALAIDE▲ (arretrandosi sbigottita) É desso. (Silenzio e terrore generale) ▼VALDEBURGO▲ Sì, li sciogliete, o Giudici; Non avvi in lor delitto In singolar conflitto Caddi d Arturo al piè. ▼CORO▲ Oh! qual prodigio! ▼IL PRIORE▲ E sorgere te dalla tomba io miro! ▼VALDEBURGO▲ Bando al terror miratemi L aura vital respiro Del lago in mezzo ai vortici Un Dio soccorse a me. ▼TUTTI▲ Tu vivi? (Alaide si getta nelle sue braccia) ▼ARTURO▲ (per correre a lui) Ah! gioia! ▼VALDEBURGO▲ Scostati Morto son io per te. (ad Adelaide) Meco tu vieni, o misera, Lunge da queste porte, Ove celar le lagrime Ti scorgerà la sorte Tomba, ove ignota scendere, La terra a te darà. (Per trarla seco) ▼ARTURO▲ Oh! Valdeburgo! ▼VALDEBURGO▲ Arrestati a me straniero or sei. ▼CORO▲ Odi partirsi incognita Non può da noi costei. La legge il vieta scoprasi. ▼VALDEBURGO▲ (tornando in dietro, prendendo a parte il Priore) A te si scoprirà. (Alaide ritira il velo in modo che sia veduta dal solo Priore) ▼IL PRIORE▲ (Maravigliato) Ah! ▼ALAIDE▲ Taci. ▼IL PRIORE▲ (al Coro) Uscir può libera… (ad Alaide) A noi, perdona e va. (Il Coro che avea circondato Alaide e Valdeburgo, rispettosamente si scioglie, e lascia libero il passo a Valdeburgo) ▼CORO▲ Tanto confuso il Preside! Così per lei commosso! ▼ARTURO▲ (Fra sè) Me la rapisce il barbaro, E oppormi a lui non posso! ▼CORO▲ Mistero inesplicabile! Costei chi mai sarà? ▼VALDEBURGO▲ Ella perdona; ed ultimo, Eterno addio vi dà. (Valdeburgo conduce seco Alaide. la porta del fondo si chiude. Il Coro rimane maravigliato. Arturo si allontana in atto di estrema desolazione) Scena Quinta (Il Priore, Osburgo, Cavalieri, e popolo) ▼IL PRIORE▲ Tu, che osasti mentir a questo in faccia Augusto tribunal, trema. - Se astretto Da possente cagion, lascio per ora Impunito il misfatto, io nol perdono. ▼OSBURGO▲ Se reo son io, nol sono Che di soverchio zel… ▼IL PRIORE▲ Alla tua colpa Scuse non ricercar, se investigarne Le cagioni io non cerco - Esci, e presente Abbi al pensiero ognor che i passi tuoi Sono esplorati, e a me fuggir non puoi. (Osburgo parte col popolo) Scena Sexta (II Priore, e i Cavalieri) ▼IL PRIORE▲ Voi, che presenti foste A sì mirabil caso, e interrogarmi Non vi attentate, forse un dì potrete Di tanto arcano sollevare il velo. Per or vi basti, e il cielo Ne chiamo testimon, che la Straniera Giustificata é appien; che donna in terra Non avvi al par di lei scevra di colpa; Che non é Cavalier chi ancor l incolpa. (Parte) Scena Settima (Foresta come alla scena ottava dell Atto Primo. Arturo, indi Valdeburgo) ▼ARTURO▲ A tempo io giungo… Ei non partì… qui trasse La soffrente Alaide - Udirmi, udirmi Dovranno entrambi, o di mia man trafitto Vedermi qui… sulle vietate soglie. Vadasi or tosto Ahi! qual timor mi coglie! Con qual cor, con qual fronte Di Valdeburgo sosterrò l aspetto, Io sciagurato, io tinto Del sangue dell amico?… Ebben, vendetta Prenda di me qual vuol, purch ei m ascolti, Pur che un istante sol vegga il mio pianto! (Va per entrare si presenta Valdeburgo) ▼VALDEBURGO▲ Tu qui! ▼ARTURO▲ Deh! Valdeburgo… ▼VALDEBURGO▲ E osar puoi tanto? Chi ti conduce a me? ▼ARTURO▲ Dolor, rimorso Vergogna, amor, tutti gli affetti insieme, Che più straziano un cor. - Oh! tu, che amico Mi hai stretto al sen, del mio soffrire estremo Tu non avrai pietade? A me per sempre Chiuder vorrai le braccia? ▼VALDEBURGO▲ Il sangue sparso Fra noi s innalza, e ci divide, e tronca Ogni legame, che nostr alme unia. Lasciami. ▼ARTURO▲ (Arrestandolo) Non andrai… mi uccidi in pria. ▼VALDEBURGO▲ Che vuoi da me? Che ardisci sperar ancor? ▼ARTURO▲ Il tuo perdono, e quello dell offesa Alaide. ▼VALDEBURGO▲ Il mio… s ei puote Consolarti un istante… io nol ricuso; Quel d Alaide… solo in ciel l avrai. ▼ARTURO▲ Ch io l implori da lei… ▼VALDEBURGO▲ Da lei! giammai. ▼ARTURO▲ E chi potria vietarmi? Ch io mi prostri al suo piè? ▼VALDEBURGO▲ Tu il chiedi? Il vieta D Alaide la vita, e la sua pace. Egra, languente giace, Priva di sensi quasi… ▼ARTURO▲ Ella! gran Dio! Sgombrami il passo… io son furente, insano… ▼VALDEBURGO▲ Fermati, e un altra volta arma la mano. Sulla salma del fratello T apri il passo, a lei t invia Del mio sen tu sai la via, Non ti resta che ferir. ▼ARTURO▲ Ah! pietà… non io favello; è un amore disperato… è il dolor d un cor piagato, è l angoscia del morir. ▼VALDEBURGO▲ Infelice! ▼ARTURO▲ A te mi prostro… (Supplichevole) Ch io la vegga un solo istante! ▼VALDEBURGO▲ Vanne dunque, e reca, o mostro, Morte a lei col tuo sembiante… Leggi in volto alla giacente Il terror di te presente; Da quel labbro scolorito Odi un muto maledir… ▼ARTURO▲ Ah! non più… così aborrito?… ▼VALDEBURGO▲ Tu lo merti… ▼ARTURO▲ Oh! rio martir! ▼VALDEBURGO▲ Tu togliesti alla dolente Ogni speme di riposo… Tu tradisti un innocente, Che ti amò, ti elesse a sposo… Un amico hai tu trafitto… Violato onore e fè… Qual ti resta a far delitto? Chi pi? reo sarà di te? ▼ARTURO▲ Ah! non sai d un cor ardente Il delirio tormentoso… Offuscata è la mia mente, Per me il cielo é tenebroso… Altra luce non vegg io Che Alaide innanzi a me. Ah! morir, morir desio, Se più guida a me non è. ▼VALDEBURGO▲ Forsennato! e insisti ancora? ▼ARTURO▲ Che far debbo? chi mi regge? ▼VALDEBURGO▲ Alaide all ultim ora Ti favella e a te dà legge… ▼ARTURO▲ Parla… parla… ▼VALDEBURGO▲ Estingui in petto Un dannato e cieco affetto… D Isoletta alfin pietoso, Porgi a lei la man di sposo, E tranquilla e consolata Alaide ancor vivrà. ▼ARTURO▲ Viva, ah! viva, e sia placata… Il mio cor s immolerà. Ma in mercede almen di questo Sacrificio a cui m appresto… Sia presente in quel momento… Mi sostenga nel cimento… La virtù, ch io non avrei, Un suo sguardo a me darà. ▼VALDEBURGO▲ E ubbidir prometti a lei? ▼ARTURO▲ Lo prometto. ▼VALDEBURGO▲ Ebben verrà. Tergi il pianto, e vanne omai A mertar perdono e pace Del coraggio, che non hai, All altar sarai capace… Il tuo cor rigenerato Nuovi sensi acquisterà… La memoria del passato Come sogno sparir?. ▼ARTURO▲ Ah! se me non vuoi spergiuro, Se a soffrir mi vuoi capace, Non parlarmi del futuro, Non offrirmi un ben fallace… Quanto io sono sventurato Il tuo core appien lo sa… La memoria del passato. Sol con me morir potrà?. (Partono) Scena Ottava (Gabinetto d Isoletta nel castello di Montolino. Isoletta sola essa è in abito dimesso, e profondamente addolorata) ▼ISOLETTA▲ Né alcun ritorna?… Oh! cruda, Dolorosa incertezza! - Ognun mi lascia! Quel che avvenne ignorar - Tutto è mistero, è tristezza, è squallor quanto qui vedo. Artur m abbandonò… che più richiedo… (S abbandona sopra una sedia) E di mie nozze il giorno Era pur questo!… E sul mio petto ancora Stassi il pegno d amor, che di sua mano Vi appese l infedel! Eccolo… ei sembra (si stacca dal seno un ritratto) Di un suo tenero sguardo ancor bearmi… Sembra, ah! sembra che ancor giuri d amarmi. (Sorge e contempla il ritratto, e con esso favella) Ah! se non m ami più, Perché sì dolce ancor Sembra parlar d amor il tuo sorriso? Ah! se non m ami più, Mi rendi il core almen. Il core che dal sen Tu m hai diviso. Ma che parlo? a chi favello? Lunge é Artur… Scena Nona (Coro di Damigelle, e detta) ▼CORO▲ (Accorrendo lietamente) Esulta; ei riede. ▼ISOLETTA▲ Che mai dite?… ▼CORO▲ È nel castello. ▼ISOLETTA▲ A che vien? ▼CORO▲ Perdono ei chiede; Te fin d oggi all ara ei brama, E il consente il genitor. ▼ISOLETTA▲ E fia ver? ▼CORO▲ Ei t ama, ei t ama, è pentito dell error. ▼ISOLETTA▲ Io sua sposa!… Oh! lieto giorno! Mi ama ancora!… Oh sommo bene! Se il dolor tal premio ottiene, Fortunato il mio dolor. Al mio sguardo un roseo velo Veste il cielo - il suol s infiora; Ogni oggetto amor colora Della gioia del mio cor. ▼CORO▲ Sì, vincesti, esulta alfine Orna il seno, ingemma il crine, Vagheggiata - invidiata All altar ti attende amor. (Partono) Scena Decima (Atrio che mette al tempio degli Spedalieri. Il luogo è occupato dal corteggio nuziale. Dame e Cavalieri. Coro) ▼DAME▲ È dolce la Vergine Qual luna modesta, Che i teneri desta Pensieri del cor. ▼CAVALIERI▲ È fervido il giovine Qual sole di maggio, Che avviva d un raggio La prole dei fior. ▼DAME▲ Oh! quanti costarono Sospiri agli amanti Quegli occhi brillante Di onesto pudor! ▼CAVALIERI▲ Oh! quante destarono D amor scintille Le ardenti pupille Spiranti valor! ▼TUTTI▲ Ma fu di mill anime la fiamma negletta D Arturo e Isoletta è scelta d amor. Tal gode all anemone Superbo fiorente Viola innocente Unire il cultor. Scena Undicesima (Il Conte di Montolino, Isoletta e Arturo; indi Valdeburgo e Alaide. Isoletta ha in capo una corona di rose) ▼MONTOLINO▲ Dolce di un padre al cor suona la voce, Che plaude al lieto evento, onde son paghi Dell Armorica i voti, e il desìr mio. ▼ISOLETTA▲ (Fra sè) Impallidisce Artur. ▼ARTURO▲ (Fra sè) Dove son io! ▼MONTOLINO▲ Siate presenti al rito, Ed ai paterni auguri unisca i suoi La sincera amistà, l amor, la fede. (Esce dalla folla Valdeburgo. Una donna coperta d un gran velo si presenta da lontano e si nasconde dietro i monumenti dell atrio, non veduta da alcuno. Arturo si accorge di Valdeburgo, e gli corre incontro) ▼ARTURO▲ Valdeburgo! ▼VALDEBURGO▲ (Fra sè) Coraggio ella ti vede. ▼ISOLETTA▲ Arturo! ▼ARTURO▲ (senza badare a Isoletta, a Valdeburgo) Io tremo… il piede Mi sostiene a fatica. ▼ISOLETTA▲ Artur! non m odi? (Avvicinandosi a lui) Nè un guardo sol, nè un detto A me rivolgi?… ▼ARTURO▲ (Scuotendosi) Io… sì… t ascolto… io debbo A te sola pensar… ed in te sola Sono assorti i miei sensi. (Suona la squilla del tempio, il quale s illumina) Scena Dodicesima (Il Priore con alcuni Cavalieri si presenta alla gran porta) ▼IL PRIORE▲ Già all altare del piè fuman gl incensi. Voi soli attesi siete. ▼MONTOLINO▲ Andiam la destra Porgi alla sposa tua… ▼ARTURO▲ Va… mi precedi… (Con sommo turbamento, a Montolino) Tutto all uopo disponi… ultimo io chiedo Con lei venirne. ▼MONTOLINO▲ Al tuo volere io cedo. (Parte) Scena Tredicesima (Arturo, Isoletta, Valdeburgo, e Alaide nascosta) ▼VALDEBURGO▲ (Fra sè) Che far vuoi tu? Rammenta I giuramenti tuoi. ▼ARTURO▲ (Fra sè) Misero! ▼ISOLETTA▲ (Osservando Arturo con somma ansietà) E quale Sul tuo volto pallor? Che volgi in mente? ▼ARTURO▲ Non so… Qual uom demente, Non conosco me stesso… Ah! quel ch io soffro Immaginar non può pensiero umano. ▼VALDEBURGO▲ (Fra sè) Infedel! ▼ARTURO▲ Ma son tuo… Ecco la mano. Stringila omai… ti affretta Pria che tolta ti venga. (Isoletta stende la mano tremando. Si mostra Alaide le sfugge un sospiro, e piega il capo su un monumento) ▼ALAIDE▲ Ah! ▼ARTURO▲ (veggendo Alaide) Cielo! ▼ISOLETTA▲ È fredda… Fredda come il tuo cor… Oh! Arturo! Arturo! Perché mi hai lusingata? Non più Imene per me… non sono amata! (Si copre il volto lacrimando. Valdeburgo la sostiene) ▼VALDEBURGO▲ Sì! tu il sei. (Con fermezza, prendendo per un braccio Isoletta, e dando un occhiata di rimprovero ad Arturo) ▼ISOLETTA▲ Nol fui giammai. Dal mio ciglio è il vel caduto. ▼ARTURO▲ Oh! Isoletta!… tu non sai… ▼ISOLETTA▲ Io so tutto. ▼ALAIDE▲ (Fra sè) Oh! cielo, aiuto! Quartetto ▼VALDEBURGO▲ (Fra sè) Infedele, che far tu vuoi? ▼ALAIDE, ISOLETTA, ARTURO▲ (Fra sè) Qual sarà dolor che uccide, se resisto al mio dolore, Qual sarà, ah! qual sarà se io resisto al mio dolor…. ▼VALDEBURGO▲ (Ad Arturo) Sei presente ad Alaide, ella t ode, o mancator…. ella t ode, o mancator, o mancator, mancator…. rammenta i giuramenti, i giuramenti tuoi, o mancator, o mancator, rammenta i giuramenti tuoi, o mancator, o mancator, mancator, o mancator, mancator… ▼ALAIDE, ISOLETTA▲ (Fra sè) Ah! qual sarà dolor ah! qual sarà, qual sarà s io resisto al mio dolore, al mio dolor, ah! qual sarà s io resisto al mio dolore, al mio dolor, al mio dolor, al mio dolor… ▼ARTURO▲ (Fra sè) Ah! qual sarà dolor dolor che uccide, s io resisto al mio dolor, ah! s io resisto al mio dolor, al mio, al mio dolor, al mio al mio dolor… Deh perdona… ▼ISOLETTA▲ Taci, Arturo… infelice io non vo farti da miei mali i tuoi misuro… sciolto sei….. da me ti parti. Lungi, o rose a me s addice trista benda di squallor. (Si strappa la ghirlanda nuziale. Alaide si scuote e si avanza risolutamente) ▼ALAIDE▲ Ferma. ▼VALDEBURGO▲ (Fra sè) È dessa. ▼ARTURO▲ (Fra sè) Oh! me infelice! ▼ISOLETTA▲ A che vieni? ▼ALAIDE▲ A farti cor. (Raccoglie la ghirlanda) ▼ISOLETTA▲ Chi sei tu, che in tal momento Hai per me cotanto zelo?… ▼ALAIDE▲ (Scoprendosi) La Straniera. ▼ISOLETTA▲ (attonita) Oh mio spavento! ▼ALAIDE▲ (li prende entrambi per mano) All altar vi chiama il cielo Ubbidite - me seguite… Là comincia il vostro amor. (Alaide strascina seco nel tempio Arturo ed Isoletta, senza dar loro il tempo di riaversi. Valdeburgo li segue) Scena Quattordicesima (Dopo alcuni momenti esce dal tempio Alaida ella è tremante, agitata, e quasi fuori di sè) ▼ALAIDE▲ Sono all ara… Barriera tremenda Fra noi sorge… ed io stessa l alzai! Più non veggo… ardo, agghiaccio a vicenda… Non l amore, la speme lasciai. (S inginocchia, e stende le mani al cielo pregando) Ciel pietoso, in sì crudo momento Al mio labbro perdona un lamento… è l estrema favilla d un foco, Che fra poco - più vita non ha. Se i sospiri, se i pianti versati I tuoi sdegni non hanno placati, Questo almeno ti renda propizio Sacrifizio - che il core ti fa. (Odesi musica religiosa nel tempio un Coro intona l inno nuziale. Alaide sorge sbigottita, e porge l orecchio) ▼CORO▲ Pari all amor degli angioli, Nume, è il lor casto affetto… Ascenda al tuo cospetto Come d incensi odor. ▼ALAIDE▲ (durante il canto) Ahimè! Comincia Il rito nuzial!… Fuggiam… non posso… Vacilla il piè… Tutto vuotar, gran Dio, Questo nappo crudel, tutto degg io. ▼CORO▲ Stringi le due bell anime Come i beati in cielo… Come in un solo stelo Fiore si unisce a fior. ▼ALAIDE▲ Ah! sì felici Vivan insiem… Mai più non oda Arturo Il mio nome suonar. Udiam… silenzio (Cessa la musica) Succede ai canti del devoto Coro… Il giuramento… è profferito… io moro! (Si abbandona a piedi d un monumento) Scena Quindicesima (Odesi tumulto dal tempio e gridare di molte voci. Da lì a poco n esce Arturo precipitosamente, e come fuori di sè. Alaide si scuote) ▼CORO▲ (Di dentro) Vaneggia… Il passo sgombrisi… Sostengsi Isoletta… ▼ARTURO▲ (Veggendo Alaide) Ancor ti trovo. ▼ALAIDE▲ Ahi! misera! ▼ARTURO▲ Seguimi… il passo affretta. Da me volean dividerti… Giammai… tu sei con me. (L afferra per un braccio) ▼LAIDE▲ Ah! che mai tenti? ▼ARTURO▲ O vivere, O morir teco io tento. ▼ALAIDE▲ Lasciami. ▼ARTURO▲ Vieni ▼ALAIDE▲ Ah! sentimi… ▼ARTURO▲ (Strascinandola) Sol le mie furie io sento. ▼ALAIDE▲ Aita, aita! ▼ARTURO▲ In vano… Non mi uscirai di mano; Chi primo s avvicina, Morto cadrammi al piè. (Snuda la spada) Scena Ultima (Il Priore degli Spedalieri, Coro, e Popolo tutti accorrendo. Poi Valdeburgo) ▼IL PRIORE▲ Chi veggio? La Regina! ▼TUTTI▲ Regina! ▼ARTURO▲ (Vivamente percosso) Quale! ov è? ▼IL PRIORE▲ Tu l hai presente… Mirala; Onora Agnese in lei. Spenta è Isemberga, e riedere, Regina, al soglio dèi. Mi annunzia il lieto evento Con questo foglio il Re. ▼ARTURO▲ Sovra il mio corpo spento Ritorna al soglio. (si precipita innanzi ad Agnese. Si trafigge) ▼TUTTI▲ (inorriditi) Ahimè! ▼ALAIDE▲ (Per accorrere a lui) Arturo! Arturo! ▼VALDEBURGO▲ (arrestandola) Scostati. Deh! si soccorra. ▼TUTTI▲ Ei muore. ▼ALAIDE▲ Muore!! D Agnese è vittima, Del mio funesto amore… ▼IL PRIORE▲ Regina! ▼VALDEBURGO▲ Agnese? ▼TUTTI▲ (confortandola) Calmati, Riedi, deh! riedi in te. ▼ALAIDE▲ (nell estrema disperazione) Or sei pago, o ciel tremendo… Or vibrato è il colpo estremo… Più non piango - più non temo Tutto io sfido il tuo furor. Morte io chiedo, morte attendo; Che più tarda, e in me non piomba?… Solo il gelo della tomba Spegner puote un tanto amor! ▼TUTTI▲ Ah! lo spirto l abbandona… Ciel perdona - un tanto error. (Alaida si abbandona fra le braccia del Coro) ATTO SECONDO Scena Prima (Gran sala, ove si raduna il Tribunale degli Ospedalieri, alla cui giurisdizione è soggetta la provincia porta in prospetto. All alzarsi del sipario i Giudici sono tutti assisi sui loro scanni, e in mezzo a loro, in seggio più elevato, è il Priore, che presiede al Tribunale. Da un lato, dinanzi ai Giudici, è Osburgo accompagnato dai terrazzani, che, da lui sedotti, deposero contra Alaide. La sala è circondata da guardie) IL PRIORE Udimmo. Il tuo racconto Avvalora i sospetti. A lei donante Sosterrai tu quanto hai riferto a noi? Rifletti ancora. OSBURGO E dubitar ne puoi? Quel che vid io soltanto, e vider meco Tutti costor, narrai. Piacesse al cielo Ch ella sgombrar potesse ogni sospetto! IL PRIORE L accusata si guidi al mio cospetto. OSBURGO (Fra sè) Ardir. Non puote Arturo Custodito smentirmi, e compro ha l oro Chi lo trasse dall onde, e a lui soccorse. CORO Eccola. Scena Seconda (Alaide in mezzo alle guardie essa é coperta da un gran velo nobile n è il contegno, e nel tempo istesso modesto. Il Priore l osserva alcuni momenti, quasi colpito da qualche rimembranza) IL PRIORE (Fra sè) E a tanto error costei trascorse? (Ad Alaide) Ti appressa… e il ver rispondi. Chi sei tu? ALAIDE La Straniera. A me tal nome Die la sventura, e cancellò per sempre Il nome, ch io portava ai dì ridenti. Io l obliai. IL PRIORE (Fra sè) Qual voce! e quali accenti!… (ad Alaida) Ieri fu morto, e spinto Valdeburgo nel lago, e tu sul lido, Di sangue intrisa, e rinvenuta fosti Sbigottita, tremante. Il tuo terrore, Il tuo stesso parlar, ed il mistero In cui ti avvolgi, son bastanti a farti Comparir delinquente. Discolparti puoi tu? ALAIDE Sono innocente. IL PRIORE Fosti di tanto eccesso tu spettatrice? ALAIDE No. IL PRIORE Vedesti almeno la vittima? ALAIDE Neppur. IL PRIORE Perché dicesti Ch era all ucciso l amor tuo funesto? (Alaide tace vivamente commossa) IL PRIORE Perché? favella. ALAIDE Mio segreto é questo. IL PRIORE Sciagurata! Lo svela. Il segreto ti perde. CORO In tua difesa nulla produr puoi tu? ALAIDE Nulla. IL PRIORE E non sai qual t aspetta destin? CORO Morte é sospesa sul capo tuo. Scena Terza (Arturo si precipita nella sala affannoso, ed anelante) ARTURO Morte cadrà sul mio. TUTTI Arturo! ARTURO Ella é innocente il reo son io. OSBURGO Giudici, nol credete… Egro ei giacea… vaneggia ancor… delira. ARTURO Ribaldo! E chi t inspira Sì ria menzogna? Io Valdeburgo uccisi, Lo giuro, o Cavalier; io che furente, E ben lo sa costui, Un mio rival credea punire in lui. ALAIDE (Fra sè) Misero! OSBURGO (Fra sè) Ei si é perduto. CORO (Fra sè) Ei il ver parlò? IL PRIORE Straniera, udisti il Conte. È desso l uccisor? - Tu taci? Assolta Non sei perciò complice sua creduta Esser tu puoi. ARTURO Complice mia! CORO La scure ambidue può colpir nel punto istesso. Scena Quarta (Si apre la porta in fondo, e si presenta Valdeburgo pallido, ed avvolto in un bianco manto. Sorpresa generale) VALDEBURGO Ambi fian sciolti. GRIDO GENERALE Ah! Valdeburgo! ALAIDE (arretrandosi sbigottita) É desso. (Silenzio e terrore generale) VALDEBURGO Sì, li sciogliete, o Giudici; Non avvi in lor delitto In singolar conflitto Caddi d Arturo al piè. CORO Oh! qual prodigio! IL PRIORE E sorgere te dalla tomba io miro! VALDEBURGO Bando al terror miratemi L aura vital respiro Del lago in mezzo ai vortici Un Dio soccorse a me. TUTTI Tu vivi? (Alaide si getta nelle sue braccia) ARTURO (per correre a lui) Ah! gioia! VALDEBURGO Scostati Morto son io per te. (ad Adelaide) Meco tu vieni, o misera, Lunge da queste porte, Ove celar le lagrime Ti scorgerà la sorte Tomba, ove ignota scendere, La terra a te darà. (Per trarla seco) ARTURO Oh! Valdeburgo! VALDEBURGO Arrestati a me straniero or sei. CORO Odi partirsi incognita Non può da noi costei. La legge il vieta scoprasi. VALDEBURGO (tornando in dietro, prendendo a parte il Priore) A te si scoprirà. (Alaide ritira il velo in modo che sia veduta dal solo Priore) IL PRIORE (Maravigliato) Ah! ALAIDE Taci. IL PRIORE (al Coro) Uscir può libera… (ad Alaide) A noi, perdona e va. (Il Coro che avea circondato Alaide e Valdeburgo, rispettosamente si scioglie, e lascia libero il passo a Valdeburgo) CORO Tanto confuso il Preside! Così per lei commosso! ARTURO (Fra sè) Me la rapisce il barbaro, E oppormi a lui non posso! CORO Mistero inesplicabile! Costei chi mai sarà? VALDEBURGO Ella perdona; ed ultimo, Eterno addio vi dà. (Valdeburgo conduce seco Alaide. la porta del fondo si chiude. Il Coro rimane maravigliato. Arturo si allontana in atto di estrema desolazione) Scena Quinta (Il Priore, Osburgo, Cavalieri, e popolo) IL PRIORE Tu, che osasti mentir a questo in faccia Augusto tribunal, trema. - Se astretto Da possente cagion, lascio per ora Impunito il misfatto, io nol perdono. OSBURGO Se reo son io, nol sono Che di soverchio zel… IL PRIORE Alla tua colpa Scuse non ricercar, se investigarne Le cagioni io non cerco - Esci, e presente Abbi al pensiero ognor che i passi tuoi Sono esplorati, e a me fuggir non puoi. (Osburgo parte col popolo) Scena Sexta (II Priore, e i Cavalieri) IL PRIORE Voi, che presenti foste A sì mirabil caso, e interrogarmi Non vi attentate, forse un dì potrete Di tanto arcano sollevare il velo. Per or vi basti, e il cielo Ne chiamo testimon, che la Straniera Giustificata é appien; che donna in terra Non avvi al par di lei scevra di colpa; Che non é Cavalier chi ancor l incolpa. (Parte) Scena Settima (Foresta come alla scena ottava dell Atto Primo. Arturo, indi Valdeburgo) ARTURO A tempo io giungo… Ei non partì… qui trasse La soffrente Alaide - Udirmi, udirmi Dovranno entrambi, o di mia man trafitto Vedermi qui… sulle vietate soglie. Vadasi or tosto Ahi! qual timor mi coglie! Con qual cor, con qual fronte Di Valdeburgo sosterrò l aspetto, Io sciagurato, io tinto Del sangue dell amico?… Ebben, vendetta Prenda di me qual vuol, purch ei m ascolti, Pur che un istante sol vegga il mio pianto! (Va per entrare si presenta Valdeburgo) VALDEBURGO Tu qui! ARTURO Deh! Valdeburgo… VALDEBURGO E osar puoi tanto? Chi ti conduce a me? ARTURO Dolor, rimorso Vergogna, amor, tutti gli affetti insieme, Che più straziano un cor. - Oh! tu, che amico Mi hai stretto al sen, del mio soffrire estremo Tu non avrai pietade? A me per sempre Chiuder vorrai le braccia? VALDEBURGO Il sangue sparso Fra noi s innalza, e ci divide, e tronca Ogni legame, che nostr alme unia. Lasciami. ARTURO (Arrestandolo) Non andrai… mi uccidi in pria. VALDEBURGO Che vuoi da me? Che ardisci sperar ancor? ARTURO Il tuo perdono, e quello dell offesa Alaide. VALDEBURGO Il mio… s ei puote Consolarti un istante… io nol ricuso; Quel d Alaide… solo in ciel l avrai. ARTURO Ch io l implori da lei… VALDEBURGO Da lei! giammai. ARTURO E chi potria vietarmi? Ch io mi prostri al suo piè? VALDEBURGO Tu il chiedi? Il vieta D Alaide la vita, e la sua pace. Egra, languente giace, Priva di sensi quasi… ARTURO Ella! gran Dio! Sgombrami il passo… io son furente, insano… VALDEBURGO Fermati, e un altra volta arma la mano. Sulla salma del fratello T apri il passo, a lei t invia Del mio sen tu sai la via, Non ti resta che ferir. ARTURO Ah! pietà… non io favello; è un amore disperato… è il dolor d un cor piagato, è l angoscia del morir. VALDEBURGO Infelice! ARTURO A te mi prostro… (Supplichevole) Ch io la vegga un solo istante! VALDEBURGO Vanne dunque, e reca, o mostro, Morte a lei col tuo sembiante… Leggi in volto alla giacente Il terror di te presente; Da quel labbro scolorito Odi un muto maledir… ARTURO Ah! non più… così aborrito?… VALDEBURGO Tu lo merti… ARTURO Oh! rio martir! VALDEBURGO Tu togliesti alla dolente Ogni speme di riposo… Tu tradisti un innocente, Che ti amò, ti elesse a sposo… Un amico hai tu trafitto… Violato onore e fè… Qual ti resta a far delitto? Chi pi? reo sarà di te? ARTURO Ah! non sai d un cor ardente Il delirio tormentoso… Offuscata è la mia mente, Per me il cielo é tenebroso… Altra luce non vegg io Che Alaide innanzi a me. Ah! morir, morir desio, Se più guida a me non è. VALDEBURGO Forsennato! e insisti ancora? ARTURO Che far debbo? chi mi regge? VALDEBURGO Alaide all ultim ora Ti favella e a te dà legge… ARTURO Parla… parla… VALDEBURGO Estingui in petto Un dannato e cieco affetto… D Isoletta alfin pietoso, Porgi a lei la man di sposo, E tranquilla e consolata Alaide ancor vivrà. ARTURO Viva, ah! viva, e sia placata… Il mio cor s immolerà. Ma in mercede almen di questo Sacrificio a cui m appresto… Sia presente in quel momento… Mi sostenga nel cimento… La virtù, ch io non avrei, Un suo sguardo a me darà. VALDEBURGO E ubbidir prometti a lei? ARTURO Lo prometto. VALDEBURGO Ebben verrà. Tergi il pianto, e vanne omai A mertar perdono e pace Del coraggio, che non hai, All altar sarai capace… Il tuo cor rigenerato Nuovi sensi acquisterà… La memoria del passato Come sogno sparir?. ARTURO Ah! se me non vuoi spergiuro, Se a soffrir mi vuoi capace, Non parlarmi del futuro, Non offrirmi un ben fallace… Quanto io sono sventurato Il tuo core appien lo sa… La memoria del passato. Sol con me morir potrà?. (Partono) Scena Ottava (Gabinetto d Isoletta nel castello di Montolino. Isoletta sola essa è in abito dimesso, e profondamente addolorata) ISOLETTA Né alcun ritorna?… Oh! cruda, Dolorosa incertezza! - Ognun mi lascia! Quel che avvenne ignorar - Tutto è mistero, è tristezza, è squallor quanto qui vedo. Artur m abbandonò… che più richiedo… (S abbandona sopra una sedia) E di mie nozze il giorno Era pur questo!… E sul mio petto ancora Stassi il pegno d amor, che di sua mano Vi appese l infedel! Eccolo… ei sembra (si stacca dal seno un ritratto) Di un suo tenero sguardo ancor bearmi… Sembra, ah! sembra che ancor giuri d amarmi. (Sorge e contempla il ritratto, e con esso favella) Ah! se non m ami più, Perché sì dolce ancor Sembra parlar d amor il tuo sorriso? Ah! se non m ami più, Mi rendi il core almen. Il core che dal sen Tu m hai diviso. Ma che parlo? a chi favello? Lunge é Artur… Scena Nona (Coro di Damigelle, e detta) CORO (Accorrendo lietamente) Esulta; ei riede. ISOLETTA Che mai dite?… CORO È nel castello. ISOLETTA A che vien? CORO Perdono ei chiede; Te fin d oggi all ara ei brama, E il consente il genitor. ISOLETTA E fia ver? CORO Ei t ama, ei t ama, è pentito dell error. ISOLETTA Io sua sposa!… Oh! lieto giorno! Mi ama ancora!… Oh sommo bene! Se il dolor tal premio ottiene, Fortunato il mio dolor. Al mio sguardo un roseo velo Veste il cielo - il suol s infiora; Ogni oggetto amor colora Della gioia del mio cor. CORO Sì, vincesti, esulta alfine Orna il seno, ingemma il crine, Vagheggiata - invidiata All altar ti attende amor. (Partono) Scena Decima (Atrio che mette al tempio degli Spedalieri. Il luogo è occupato dal corteggio nuziale. Dame e Cavalieri. Coro) DAME È dolce la Vergine Qual luna modesta, Che i teneri desta Pensieri del cor. CAVALIERI È fervido il giovine Qual sole di maggio, Che avviva d un raggio La prole dei fior. DAME Oh! quanti costarono Sospiri agli amanti Quegli occhi brillante Di onesto pudor! CAVALIERI Oh! quante destarono D amor scintille Le ardenti pupille Spiranti valor! TUTTI Ma fu di mill anime la fiamma negletta D Arturo e Isoletta è scelta d amor. Tal gode all anemone Superbo fiorente Viola innocente Unire il cultor. Scena Undicesima (Il Conte di Montolino, Isoletta e Arturo; indi Valdeburgo e Alaide. Isoletta ha in capo una corona di rose) MONTOLINO Dolce di un padre al cor suona la voce, Che plaude al lieto evento, onde son paghi Dell Armorica i voti, e il desìr mio. ISOLETTA (Fra sè) Impallidisce Artur. ARTURO (Fra sè) Dove son io! MONTOLINO Siate presenti al rito, Ed ai paterni auguri unisca i suoi La sincera amistà, l amor, la fede. (Esce dalla folla Valdeburgo. Una donna coperta d un gran velo si presenta da lontano e si nasconde dietro i monumenti dell atrio, non veduta da alcuno. Arturo si accorge di Valdeburgo, e gli corre incontro) ARTURO Valdeburgo! VALDEBURGO (Fra sè) Coraggio ella ti vede. ISOLETTA Arturo! ARTURO (senza badare a Isoletta, a Valdeburgo) Io tremo… il piede Mi sostiene a fatica. ISOLETTA Artur! non m odi? (Avvicinandosi a lui) Nè un guardo sol, nè un detto A me rivolgi?… ARTURO (Scuotendosi) Io… sì… t ascolto… io debbo A te sola pensar… ed in te sola Sono assorti i miei sensi. (Suona la squilla del tempio, il quale s illumina) Scena Dodicesima (Il Priore con alcuni Cavalieri si presenta alla gran porta) IL PRIORE Già all altare del piè fuman gl incensi. Voi soli attesi siete. MONTOLINO Andiam la destra Porgi alla sposa tua… ARTURO Va… mi precedi… (Con sommo turbamento, a Montolino) Tutto all uopo disponi… ultimo io chiedo Con lei venirne. MONTOLINO Al tuo volere io cedo. (Parte) Scena Tredicesima (Arturo, Isoletta, Valdeburgo, e Alaide nascosta) VALDEBURGO (Fra sè) Che far vuoi tu? Rammenta I giuramenti tuoi. ARTURO (Fra sè) Misero! ISOLETTA (Osservando Arturo con somma ansietà) E quale Sul tuo volto pallor? Che volgi in mente? ARTURO Non so… Qual uom demente, Non conosco me stesso… Ah! quel ch io soffro Immaginar non può pensiero umano. VALDEBURGO (Fra sè) Infedel! ARTURO Ma son tuo… Ecco la mano. Stringila omai… ti affretta Pria che tolta ti venga. (Isoletta stende la mano tremando. Si mostra Alaide le sfugge un sospiro, e piega il capo su un monumento) ALAIDE Ah! ARTURO (veggendo Alaide) Cielo! ISOLETTA È fredda… Fredda come il tuo cor… Oh! Arturo! Arturo! Perché mi hai lusingata? Non più Imene per me… non sono amata! (Si copre il volto lacrimando. Valdeburgo la sostiene) VALDEBURGO Sì! tu il sei. (Con fermezza, prendendo per un braccio Isoletta, e dando un occhiata di rimprovero ad Arturo) ISOLETTA Nol fui giammai. Dal mio ciglio è il vel caduto. ARTURO Oh! Isoletta!… tu non sai… ISOLETTA Io so tutto. ALAIDE (Fra sè) Oh! cielo, aiuto! Quartetto VALDEBURGO (Fra sè) Infedele, che far tu vuoi? ALAIDE, ISOLETTA, ARTURO (Fra sè) Qual sarà dolor che uccide, se resisto al mio dolore, Qual sarà, ah! qual sarà se io resisto al mio dolor…. VALDEBURGO (Ad Arturo) Sei presente ad Alaide, ella t ode, o mancator…. ella t ode, o mancator, o mancator, mancator…. rammenta i giuramenti, i giuramenti tuoi, o mancator, o mancator, rammenta i giuramenti tuoi, o mancator, o mancator, mancator, o mancator, mancator… ALAIDE, ISOLETTA (Fra sè) Ah! qual sarà dolor ah! qual sarà, qual sarà s io resisto al mio dolore, al mio dolor, ah! qual sarà s io resisto al mio dolore, al mio dolor, al mio dolor, al mio dolor… ARTURO (Fra sè) Ah! qual sarà dolor dolor che uccide, s io resisto al mio dolor, ah! s io resisto al mio dolor, al mio, al mio dolor, al mio al mio dolor… Deh perdona… ISOLETTA Taci, Arturo… infelice io non vo farti da miei mali i tuoi misuro… sciolto sei….. da me ti parti. Lungi, o rose a me s addice trista benda di squallor. (Si strappa la ghirlanda nuziale. Alaide si scuote e si avanza risolutamente) ALAIDE Ferma. VALDEBURGO (Fra sè) È dessa. ARTURO (Fra sè) Oh! me infelice! ISOLETTA A che vieni? ALAIDE A farti cor. (Raccoglie la ghirlanda) ISOLETTA Chi sei tu, che in tal momento Hai per me cotanto zelo?… ALAIDE (Scoprendosi) La Straniera. ISOLETTA (attonita) Oh mio spavento! ALAIDE (li prende entrambi per mano) All altar vi chiama il cielo Ubbidite - me seguite… Là comincia il vostro amor. (Alaide strascina seco nel tempio Arturo ed Isoletta, senza dar loro il tempo di riaversi. Valdeburgo li segue) Scena Quattordicesima (Dopo alcuni momenti esce dal tempio Alaida ella è tremante, agitata, e quasi fuori di sè) ALAIDE Sono all ara… Barriera tremenda Fra noi sorge… ed io stessa l alzai! Più non veggo… ardo, agghiaccio a vicenda… Non l amore, la speme lasciai. (S inginocchia, e stende le mani al cielo pregando) Ciel pietoso, in sì crudo momento Al mio labbro perdona un lamento… è l estrema favilla d un foco, Che fra poco - più vita non ha. Se i sospiri, se i pianti versati I tuoi sdegni non hanno placati, Questo almeno ti renda propizio Sacrifizio - che il core ti fa. (Odesi musica religiosa nel tempio un Coro intona l inno nuziale. Alaide sorge sbigottita, e porge l orecchio) CORO Pari all amor degli angioli, Nume, è il lor casto affetto… Ascenda al tuo cospetto Come d incensi odor. ALAIDE (durante il canto) Ahimè! Comincia Il rito nuzial!… Fuggiam… non posso… Vacilla il piè… Tutto vuotar, gran Dio, Questo nappo crudel, tutto degg io. CORO Stringi le due bell anime Come i beati in cielo… Come in un solo stelo Fiore si unisce a fior. ALAIDE Ah! sì felici Vivan insiem… Mai più non oda Arturo Il mio nome suonar. Udiam… silenzio (Cessa la musica) Succede ai canti del devoto Coro… Il giuramento… è profferito… io moro! (Si abbandona a piedi d un monumento) Scena Quindicesima (Odesi tumulto dal tempio e gridare di molte voci. Da lì a poco n esce Arturo precipitosamente, e come fuori di sè. Alaide si scuote) CORO (Di dentro) Vaneggia… Il passo sgombrisi… Sostengsi Isoletta… ARTURO (Veggendo Alaide) Ancor ti trovo. ALAIDE Ahi! misera! ARTURO Seguimi… il passo affretta. Da me volean dividerti… Giammai… tu sei con me. (L afferra per un braccio) LAIDE Ah! che mai tenti? ARTURO O vivere, O morir teco io tento. ALAIDE Lasciami. ARTURO Vieni ALAIDE Ah! sentimi… ARTURO (Strascinandola) Sol le mie furie io sento. ALAIDE Aita, aita! ARTURO In vano… Non mi uscirai di mano; Chi primo s avvicina, Morto cadrammi al piè. (Snuda la spada) Scena Ultima (Il Priore degli Spedalieri, Coro, e Popolo tutti accorrendo. Poi Valdeburgo) IL PRIORE Chi veggio? La Regina! TUTTI Regina! ARTURO (Vivamente percosso) Quale! ov è? IL PRIORE Tu l hai presente… Mirala; Onora Agnese in lei. Spenta è Isemberga, e riedere, Regina, al soglio dèi. Mi annunzia il lieto evento Con questo foglio il Re. ARTURO Sovra il mio corpo spento Ritorna al soglio. (si precipita innanzi ad Agnese. Si trafigge) TUTTI (inorriditi) Ahimè! ALAIDE (Per accorrere a lui) Arturo! Arturo! VALDEBURGO (arrestandola) Scostati. Deh! si soccorra. TUTTI Ei muore. ALAIDE Muore!! D Agnese è vittima, Del mio funesto amore… IL PRIORE Regina! VALDEBURGO Agnese? TUTTI (confortandola) Calmati, Riedi, deh! riedi in te. ALAIDE (nell estrema disperazione) Or sei pago, o ciel tremendo… Or vibrato è il colpo estremo… Più non piango - più non temo Tutto io sfido il tuo furor. Morte io chiedo, morte attendo; Che più tarda, e in me non piomba?… Solo il gelo della tomba Spegner puote un tanto amor! TUTTI Ah! lo spirto l abbandona… Ciel perdona - un tanto error. (Alaida si abbandona fra le braccia del Coro) Bellini,Vincenzo/La straniera
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Voga, voga egli è vicino Di due cori a fare un cor. ▼CORO II DI UOMINI▲ Lievi, lievi in sen del lago Tuffan l'ali amiche aurette; E la luna vi riflette Il suo placido splendor. Voga, voga ella é l'immago D'innocente e casto ardor. ▼CORO II DI DONNE▲ A noi reca un'aura pura L'olezzar del suol fiorente; Al rumor della corrente Mesce il lido il suo rumor. Voga, voga è la natura Che si desta, e sente amor. Scena Seconda (Valdeburgo e Isoletta) ▼VALDEBURGO▲ Trista e pensosa, mentre a te d'intorno Tutto sorride, abbandonar sì tosto. Isoletta, puoi tu la nobil festa, Che delle nozze tue precede il giorno? ▼ISOLETTA▲ Col cuor trafitto dalla festa io torno. Sì, Valdeburgo, a te d'Arturo amico, A te pietoso cor tutte io confido Le segrete mie pene. Gioia da questo Imene Più sperar non poss'io… Cambiato è Arturo, Crudelmente cambiato… Un altro oggetto Su quell'anima ardente arbitro impera. ▼VALDEBURGO▲ Altro oggetto! e il sai tu? ▼ISOLETTA▲ Sì la Straniera. ▼VALDEBURGO▲ Che dici? Ignota donna, Raminga, errante, e da ciascun fuggita, Preporre a te, spirto gentile e raggio D'innocenza e beltà? Deh! non pensarlo, Vano sospetto ei fia. ▼ISOLETTA▲ Fatto, ahi! fatto è certezza all'alma mia. (Dopo aver guardato intorno, prende dopo con precauzione, e gli dice) Io la vidi. ▼VALDEBURGO▲ Tu! che ascolto? Dove? quando? ▼ISOLETTA▲ Ier, sul lago. ▼VALDEBURGO▲ E ti parve? ▼ISOLETTA▲ Agli atti, al volto Non mortal, divina imago… Ma il suo schifo a me d'innante Via spari com'ombra errante, E ne usciva un suon dolente, Qual sospir d'un cor morente; E di Arturo al nome unita Questa voce di dolor "Ogni speme è a te rapita, Che riponi nell'amor" ▼VALDEBURGO▲ Qual mistero! ▼ISOLETTA▲ Il più funesto… Io ne tremo. ▼VALDEBURGO▲ E Arturo intanto?… ▼ISOLETTA▲ Più nol veggo. ▼VALDEBURGO▲ Oh! come presto Per te sorse il dì del pianto! Giovin rosa, il vergin seno Schiudi appena al ciel sereno, E già langui scolorita, Gioco al vento struggitor? Ah! l'aurora della vita! Ma fa core è forse Arturo Meno reo, che tu non credi. ▼ISOLETTA▲ Mi abbandona lo spergiuro; E in che istante, oh Dio! tel vedi. ▼VALDEBURGO▲ Spera ah! spera… ▼ISOLETTA▲ Ognor presenti Al pensier ho quegli accenti… "Ogni speme é a te rapita Che riponi nell'amor" ▼VALDEBURGO▲ Ah! l'aurora della vita é l'aurora del dolor! Scena Terza (Odonsi grida lontane. Una navicella bruna attraversa il lago vedesi in essa la Straniera co perta d'un velo. Molte barche l'inseguono) ▼CORO▲ (In lontano) La Straniera! la Straniera! ▼ISOLETTA▲ Cielo! é dessa. (Sbigottita riconoscendola) ▼CORO▲ Ah! trista festa, Se l'iniqua fattucchiera Del suo aspetto la funesta! ▼ISOLETTA▲ (Tremante a Valdeburgo) Odi! Ahi lassa! é vero, é vero. ▼VALDEBURGO▲ Sgombra, ah! sgombra un van timor. ▼CORO▲ Precidetele il sentiero. Si raggiunga. Scena Quarta (Accorrono da varie parti il signor di Montolino, Osburgo, ed altri Cavalieri ecc. Isoletta è tremante appoggiata a Valdeburgo) ▼MONTOLINO▲ (Veggendo Isoletta, e accorrendo a lei) Qual rumor! Che mai veggo? figlia!… ▼ISOLETTA▲ Ah! padre! Odi tu? sciagura a noi. ▼MONTOLINO, CORO▲ E tu pur di vili squadre Il terror divider puoi? ▼ISOLETTA▲ La Straniera!… Arturo!… oh! ambascia! Trema il cor, nè sa perchè. ▼OSBURGO, MONTOLINO, CORO▲ Lo spavento al volgo lascia; Troppo indegno egli è di te. (Isoletta si avvicina a Valdeburgo, e conducendolo in disparte li dice con somma passione) ▼ISOLETTA▲ Oh tu, che sai gli spasimi Di questo cor piagato, Tu solo puoi comprendere, Se giusto é il mio terror. Deh! per pietà, confortami, Conduci a me l'ingrato; Oppur mi assisti a reggere Al peso del dolor. ▼VALDEBURGO▲ Nascondi altrui le lagrime, Acqueta il cor turbato; Io spero, io voglio riedere A te consolator. Ma se restar tu vittima Dovessi di un ingrato, Un seno dove piangere Nel mio ti resta ancor. ▼CORO, MONTOLINO, OSBURGO▲ Ritorna ai Giochi, e mostrati Con volto men turbato; Non far che il nostro giubilo Rattristi il tuo timor. (Isoletta parte con Valdeburgo seguitata dal Coro. A poco a poco la scena rimane vuota) Scena Quinta (Montolino ed Osburgo) ▼MONTOLINO▲ Osburgo!… Io non divido la sicurezza tua. ▼OSBURGO▲ Tu pur col volgo Temerai la Straniera? ▼MONTOLINO▲ Arturo io temo. Questo disprezzo estremo D'Isoletta e di me, questo sì strano De' suoi doveri oblio, d'onde in lui nato? ▼OSBURGO▲ Da un cor, ben tel diss'io, sempre agitato, Un inquieto istinto Di tristezza lo pasce, e lo trascina Ove geme, l'affanno e la sventura. Nelle vietate mura, Ove nascosta ad ogni sguardo alberga La bandita dal trono e dagli altari, Agnese di Merania, osò l'insano Con suo periglio penetrare un giorno, Saper lo dèi. ▼MONTOLINO▲ Fama ne corse intorno. Giusta lo spinse allora Pietà d'Agnese, chè la sua caduta Di stupore colmò l'Europa intiera. Ma d'ignota Straniera Perché tanto pensier?… ▼OSBURGO▲ Pietade istessa Lo guida a lei, perché la crede oppressa. ▼MONTOLINO▲ Funesta al suo riposo indole é questa… ▼OSBURGO▲ E la lusinga e nutre Questo Stranier, misterioso anch'esso, Che di tanta amistade a lui si é stretto. ▼MONTOLINO▲ Ben dici e aver sospetto dobbiam di tutti. ▼OSBURGO▲ E sovra tutti attento Io veglio quindi ad ogni costo, sposo Fia d'Isoletta tua l'unico germe De' nostri Prenci… ▼MONTOLINO▲ Me possente a un tempo, E te ricco farai. Purché si stringa Codesto nodo, l'avvenir non curo. ▼OSBURGO▲ In me riposa - é ne' miei lacci Arturo. (Partono) Scena Sesta (Interno della capanna ove abita la Straniera. Arturo entra guardingo) ▼ARTURO▲ É sgombro il loco… Rimaner degg'io, O non visto partir? - Beato albergo! Irresistibil forza Come un magico cerchio in te m'arresta L'aura, sì l'aura ch'ella spira è questa. (S'inoltra) Oh potess'io scoprire Cara donna, chi sei; scioglier potessi Il velo in cui ti copri anco a te stessa!… (S'accorge di un ritratto) Un ritratto?… veggiam… è dessa, é dessa. Ricco manto la copre; il crin le cinge Serto di gemme… Eri tu dunque un tempo Più felice, mio ben! Parla, deh! parla. Più felice di pria può farti Arturo, Se confidarti all'amor suo consenti… (Odesi da lontano un suono di liuto) Qual suon!… Essa è Alaide… o cari accenti! ▼UNA VOCE CANTA DA LONTANO▲ Sventurato il cor che fida Nel sorriso dell'amor Brilla e muor qual luce infida, Che smarrisce il viator. ▼ARTURO▲ É mesta la sua voce, Meste come il suo cor son le sue note. ▼VOCE PIÙ VICINA▲ Infelice il cor che apprezza Alto stato e verde età. Una larva è la grandezza, Fior caduco è la beltà. ▼ARTURO▲ Fortunato chi puote Dar conforto a quell'alma, e far che un riso Torni a brillar su quell'amabil viso! ▼VOCE VICINISSIMA▲ Ogni speme, ogni ventura Lunghi dì durar non può. Solo, ahi! solo il pianto dura, E per sempre io piangerò. Scena Settima (Arturo va per uscire s'incontra con Alaide essa é vestita di nero) ▼ARTURO▲ Alaide! ▼ALAIDE▲ Che miro! In queste soglie, Sciagurato, che cerchi? ▼ARTURO▲ A te vicino, Un istante di pace. ▼ALAIDE▲ É meco il lutto, La sventura, il dolor. ▼ARTURO▲ Divider teco Tutto il peso vogl'io de' mali tuoi. ▼ALAIDE▲ Dividere i miei mali? ah tu nol puoi! Compiangimi soltanto; Altro non ti é concesso. ▼ARTURO▲ In tuo soccorso Forse il cielo m'invia. Credilo a questo, Che mi spinge ver te potere arcano; Credilo all'amor mio. T'amo, lo sai, E son tuo, tuo per sempre, io tel giurai. ▼ALAIDE▲ Tenero cor! (Fra sè) Che dico? Ove trascorro? (Ad Arturo) Va, lasciami, fuggi, Non t'appressar. Insuperabil pose Fra noi barriera il ciel. Deh! non punirlo Dell'amor suo, gran Dio! Sola io merto soffrir… la rea son io. ▼ARTURO▲ Che ascolto? e fia verace Dunque la fama? E tu proscritta, errante, Infamata, avvilita… ▼ALAIDE▲ Cessa! ah cessa! qual voce hai profferita! Non io, non io t'avrei Oltraggiato così, se al mio cospetto Accusato ti avesse il mondo intero. Esci. ▼ARTURO▲ Ah! m'odi io t'offesi, é vero, è vero. Serba, serba i tuoi segreti; Rispettarli ognor prometto Ma ch'io t'ami invan mi vieti; Mio destino è questo affetto Tu sei l'aura ch'io respiro. Sei la luce, il sol ch'io miro Quanti beni ha il mondo e il cielo L'amor tuo mi può donar. ▼ALAIDE▲ Taci, taci, è l'amor mio Condannato sulla terra; Associarti non poss'io Al destin che mi fa guerra Segui il tuo, del mio migliore, Me cancella dal tuo core… Ah! così potessi anch'io Te dal cuore cancellar! ▼ARTURO▲ M'ami dunque? oh gioia estrema! M'ami, e speri d'obbliarmi?… ▼ALAIDE▲ Io lo debbo… parti, trema… Più infelice almen non farmi. ▼ARTURO▲ Te vo' lieta, te felice; Farti tale ancor mi lice. Da regnanti io son disceso, Posso un serto a te recar. ▼ALAIDE▲ Ahi! funesto, ahi tristo peso! Qui deserta io vo' spirar. ▼ARTURO▲ Ah! se tu vuoi fuggir Il mondo e il suo splendor, Io ti saprò seguir In un deserto ancor. Qualunque sia sentier, Ameno fia con te; Parrà la vita a me Un sogno di piacer. ▼ALAIDE▲ Ah! non ti lusingar! Ti perde il tuo desir. Io nacqui per penar, Per fare altrui soffrir. Si oscura il ciel per me, Per me si attrista il sol; Mi regge appena il suol, Perchè coprir mi dè. (Si sente lontano suono di caccia) Odi… qual suon! ▼ARTURO▲ Si adunano i cacciatori intorno. ▼ALAIDE▲ Irne dèi tu festeggiano delle tue nozze il giorno. ▼ARTURO▲ Io del castel la vergine sposata ancor non ho. ▼ALAIDE▲ Insano! e me far vuoi Rea dei spergiuri tuoi? E sempre a far dei miseri Dannata, o ciel! sarò? Me sciagurata!… ▼ARTURO▲ Ah! calmati! ▼ALAIDE▲ Addio per sempre… ▼ARTURO▲ Ah! no! ▼ALAIDE▲ Un ultimo addio Recevi, infelice; Di più non poss'io; Di più non ti lice Quel pianto mi cela Che il ciglio ti vela Pregare tu dèi, non pianger per me. Nell'ore serene Che il ciel ti sorride, Deh! pensa che in pene Lasciasti Alaide; e un raggio di calma Implora ad un'alma, Che forse più misera è fatta per te. ▼ARTURO▲ Che io possa lasciarti! Crudel, non ho core Dovevi mostrarti Men degna d'amore. Per chi t'ha veduta, Per chi t'ha perduta, Un peso è la vita, Soffribil non è. Se l'ira ti preme Degli astri tiranni, Ci colgano insieme, Ci oppriman gli affanni è mia la tua sorte In vita ed in morte, O teco sommerso, O salvo con te. Scena Ottava (Foresta nelle vicinanze di Montolino. Vedesi in distanza la capanna di Alaide. Odonsi da lontano i suoni di corno e grida confuse coi suoni, indizio di rumorosa caccia. Le grida a poco a poco si avvicinano, e suonano distinte attraversano quindi la scena varii cacciatori indi Osburgo e Coro) ▼VOCI LONTANE.▲ Campo ai veltri. Il cervo è uscito. Corre, vola. Si dilegua. ▼TUTTI▲ Via pei clivi é già sparito… (Sortono) Giù per piano ognun l'insegua. ▼OSBURGO, CORO▲ Lungo il lago, dove i boschi Son più densi, son più foschi, Un drappel veloce scenda Ogni varco a rinserrar… Corra un altro, e i colli ascenda, L'ardue cime ad occupar. (Alcuni cacciatori corrono a sinistra della selva; altri salgono di fronte, e si perdono fra i dirupi. Rimane Osburgo e trattiene porzione di cacciatori) ▼OSBURGO▲ Questo è il luogo… là… in quel tetto La Straniera fa soggiorno. ▼CORO▲ Aborrito, orrendo oggetto! ▼OSBURGO▲ Di punirla é presso il giorno. ▼CORO▲ Sì punirla. ▼OSBURGO▲ Vi frenate; La promessa rammentate… ▼TUTTI▲ Qui non visti - qui segreti, Appiattati - queti, queti, Esploriam, spiam gl'indegni Suoi pensieri, suoi disegni… Con qual arte, con che modi Tragge Arturo a vaneggiar. Scoprirem le inique frodi; Le sapremo vendicar. (Si disperdono) Scena Nona (Valdeburgo e Arturo) ▼VALDEBURGO▲ (Incontrandosi) Ti trovo alfin. ▼ARTURO▲ Tu di me in traccia? ▼VALDEBURGO▲ Tutti sono in traccia di te. Stupisce ognuno Che delle nozze tue fugga tu stesso Il lieto festeggiar; ma un cor ne geme, Un cor non preparato a tal ferita. ▼ARTURO▲ Oh Valdeburgo! a me tu porgi aita. Io d'Isoletta apprezzo La candid'alma, la beltà ne ammiro, Il dolce favellar, gli atti soavi; Ma… ▼VALDEBURGO▲ Prosegui. ▼ARTURO▲ Io non l'amo. ▼VALDEBURGO▲ Ah! tu l'amavi. Sì, tu l'amavi, Arturo, Pria che i tuoi sensi affascinar sapesse Donna indegna di te, proscritta, oscura, E infame forse; tal d'intorno è grido, Tal ogni labbro con orror ne parla. ▼ARTURO▲ O amico, odila pria di condannarla. Vuoi tu del cieco volgo Prestar fede alle accuse? ▼VALDEBURGO▲ E tu più cieco Al desìo che t'illude? Ah! squarcia, amico, Squarcia la benda alfin ricovra in seno Dell'innocenza ella t'attende ancora, Bella senza prestigi, e a te sorride… ▼ARTURO▲ E tu vedi, o crudel, vedi Alaide Sì questa grazia imploro, Valdeburgo in te… Vedila e poi, Se consigliar mi puoi Che per sempre io la fugga… io tel prometto… La fuggirò. ▼VALDEBURGO▲ La tua promessa accetto. Scena Decima (Mentre si avviano verso la capanna di Alaide, vedesi ella stessa uscire dalla foresta) ▼ARTURO▲ Eccola. ▼ALAIDE▲ (Veggendo Valdeburgo) Cielo! ▼VALDEBURGO▲ (Correndo a lei) Agn… ▼ALAIDE▲ Taci! Ah! qual gioia… (Si abbandona nelle braccia di Valdeburgo che la stringe) ▼ARTURO▲ (Guardando entrambi turbato. Fra sè) Oh sospetto! ▼VALDEBURGO▲ (accorgendosi dell'agitazione d'Arturo) Arturo! Sgombra I dubbi tuoi de' miei prim'anni io vedo la compagna in costei. Credi. ▼ARTURO▲ Tel credo. Poichè la stringi al seno, Ella è scolpata assai libero io posso Senza rimorso amarla. (Si appressa con trasporto ad Alaide. Valdeburgo lo prende per un braccio e lo allontana) ▼VALDEBURGO▲ Ah! fuggi più che mai tu dèi scordarla. ▼ARTURO▲ Io! che mai dici?… ▼ALAIDE▲ Ahi! misera! ▼VALDEBURGO▲ Fuggir, fuggir la dèi. ▼ARTURO▲ Parla perchè? ▼VALDEBURGO▲ Nol chiedere. ▼ARTURO▲ É forse colpa in lei? ▼VALDEBURGO▲ No. ▼ARTURO▲ D'altri amante é forse? ▼VALDEBURGO▲ No. ▼ARTURO▲ D'altri sposa? ▼VALDEBURGO▲ No. ▼ARTURO▲ Dunque chi puote opporse? ▼VALDEBURGO▲ Tutto… ▼ALAIDE▲ Ah! non dirlo. ▼ARTURO▲ (con impeto) Il so. Tu sol t'opponi, o perfido… Omai squarciato è il velo. (Per impugnare la spada) ▼ALAIDE▲ Cessa… ▼VALDEBURGO▲ Insensato! ascoltami. ▼ARTURO▲ Tu mi tradisci. ▼ALAIDE▲ Oh! cielo! ▼ARTURO▲ (Ad Alaide) Almen tu parla, aita! La mente mia smarrita. Pronunzia un solo accento Di', che rival non ho. ▼ALAIDE▲ Deh! m'odi… ▼ARTURO▲ Un solo accento. (Con tutto l'impeto della gelosia) Rival mi é desso? ▼ALAIDE▲ Ah! no. (Un momento di silenzio. Alaide si volge come supplichevole a Valdeburgo che la guarda fissamente come in aria di rimprovero, Arturo si avvicina a lui) ▼VALDEBURGO▲ No non ti son rivale; Non io ti tolgo a lei Necessità fatale Ti vieta amar costei Ti arrendi al prego estremo Di chi ti è amico ancor. ▼ARTURO▲ (Ad Alaide) Ah! se non mi è rivale, Che vuol da me costui? Per qual poter fatale Tremi dinanzi a lui? Qualunque ei sia, nol temo. Il mio potere è amor. ▼ALAIDE▲ No tu non hai rivale… Io più non amo, il sai… Ma se di me ti cale, Lasciami in pace omai. Per me disastro estremo é il tuo funesto amor. ▼VALDEBURGO▲ (Ad Alaide) Poichè senno in lui non resta, Nè virtù di cavalier, Tu mi siegui. ▼ARTURO▲ (snuda la spada) Arresta, arresta; un di noi qui dee cader. ▼VALDEBURGO▲ (Ponendo la mano sulla spada) Sconsigliato! ▼ALAIDE▲ Ah! ver non sia… La tua vita, Arturo, è mia. ▼ARTURO▲ Oh! Alaide! parla, imponi, Qual più vuoi di me disponi. Tutto, fuor che altrui lasciarti, Tutto Artur per te farà. ▼ALAIDE▲ Cedi adunque, ah! cedi e parti… ▼ARTURO▲ Ti vedrò? ▼ALAIDE▲ Lo giuro… Va. Trio ▼ARTURO▲ Cedo, cedo; a te m'involo, Ma un accento mi conforti. Dimmi almeno, dimmi solo Che perdoni a' miei trasporti, Che la smania non t'offende, Il tumulto del mio cor. ▼ALAIDE▲ Mi vedrai, mia fè n'avesti, Ma deh! va, se amor mi porti… Tu mi perdi se più resti, Se rinnovi i tuoi trasporti… Da te sol, da te dipende Ogni ben ch'io spero ancor. ▼VALDEBURGO▲ Vanne alfine, o sciagurato, Al dover più non opporti, Arrossir, in te tornato, Tu dovrai de' tuoi trasporti! Del furore che t'accende Proverai rimorso in cor. (Si dividono e partono per diversa via) Scena Undicesima (Luogo remoto, ove é posta la capanna della Straniera, ombreggiata da piante silvestri. Di prospetto s'innalzano alcune rupi, a' piedi delle quali é il lago. Arturo, indi Osburgo e Cacciatori. Comincia a poco a poco ad oscurarsi il cielo, e a minacciare tempesta, che nell'ultima scena scoppia con estrema violenza. Arturo rimane lungamente immobile, e assorto in profondi pensieri) ▼ARTURO▲ Che mai penso? Un dubbio atroce Mi rimane, e il cor mi preme… Si discacci… ah! la sua voce Non si acqueta; e ognor più freme… Rio presagio!… il ciel si oscura… Trista e squallida è natura… Ogni oggetto il lutto veste Di un tradito e morto amor, Ah! fuggiam… son larve queste… Sogni son del mio timor. (Si avvia per partire esce Osburgo da lato opposto col Coro) ▼OSBURGO, CORO▲ Odi, Artur… ▼ARTURO▲ Mi lascia. ▼CORO▲ Ah! riedi; Non partir… tu sei tradito. ▼ARTURO▲ Io? da chi? (Ritorna in dietro) ▼CORO▲ (Circondandolo) Da, chi più credi Fido a te, l'inganno è ordito… ▼ARTURO▲ Come? dove? ▼CORO▲ La Straniera A cui fè tu presti intera… Valdeburgo, a cui tu cieco Ti abbandoni e ognora hai teco, Da gran tempo accesi in petto Da segreto e vile affetto, Paventando che il tuo scorno Possa alcuno a te scoprir, Di nascosto al nuovo giorno Han deciso di fuggir. ▼ARTURO▲ Ciel! che sento! ▼CORO▲ Noi nel bosco, Non veduti dagl'indegni, Col favor dell'aer fosco, Tutti udimmo i lor disegni. Hanno entrambi a te celato, A te finto nome e stato… Ambidue dai patrii liti Fur cacciati, fur banditi… Accusati d'inudite, Di esecrande reità. ▼ARTURO▲ Ah! cessate… non seguite… Coppia rea! tremar dovrà. ▼CORO▲ Taci, taci… acqueta l'ire… Fingi ancor, non ti scoprire. Non dar campo a' menzogneri D'inventar più rei misteri… Ti convinci da te stesso Dove giunga il loro eccesso… Poi prorompi, e sia bandita Ogni voce di pietà… ▼ARTURO▲ Oh! perfidia! ▼CORO▲ Fia punita. ▼ARTURO▲ Oh! furor! ▼CORO▲ Si sfogherà. (Il Coro tragge seco Arturo e si disperde) Scena Dodicesima (Alaide e Valdeburgo escono dalla capanna; indi Arturo, che si cela) ▼ALAIDE▲ Ah! non partir già stende Oscura notte il velo Fosco, nebbioso è il cielo, Non una stella appar. ▼VALDEBURGO▲ Finchè un sol raggio splende, E gli elementi han posa, Per la foresta ombrosa Saprò la via trovar. ▼ALAIDE▲ Ti rivedrò? ▼VALDEBURGO▲ Domani. ▼ARTURO▲ (Fra sè) Ecco gl'indegni insieme! ▼ALAIDE▲ Pensa che a me rimani Unica guida e speme. ▼ARTURO▲ (Fra sè) Perfida! ▼VALDEBURGO▲ E tu sovvienti De' sacri giuramenti Tu dèi fuggire Arturo, Tu dèi con me partir. ▼ALAIDE▲ Oh! Leopoldo! io giuro I passi tuoi seguir. ▼VALDEBURGO, ALAIDE▲ Addio per poco! Addio Fino alla nuova aurora! Saremo uniti allora Per non lasciarci più. ▼ARTURO▲ (Fra sè) Empio! l'estremo addio All'infedel dèi tu. Scena Tredicesima (Valdeburgo riconduce Alaide alla capanna quand'essa é rientrata, esce Arturo dal suo nascondiglio) ▼ARTURO▲ Leopoldo! ▼VALDEBURGO▲ Oh! ciel! qual nome! ▼ARTURO▲ Leopoldo! ▼VALDEBURGO▲ (Riconoscendo la voce) Arturo! ▼ARTURO▲ Discendi. ▼VALDEBURGO▲ Che vuoi tu? ▼ARTURO▲ (Con voce repressa e con tutto l'impeto del furore) Vendetta. ▼VALDEBURGO▲ Come? ▼ARTURO▲ Mal t'infingi ti difendi. ▼VALDEBURGO▲ Qual furor! ▼ARTURO▲ Estremo è desso. ▼VALDEBURGO▲ Chi lo accende? ▼ARTURO▲ Tu… tu stesso. ▼VALDEBURGO▲ Io?… ▼ARTURO▲ Sì… taci e il ferro stringi, Se pur senso è in te d'onor. ▼VALDEBURGO▲ Sciagurato, a che mi astringi?… (Combattono. Valdeburgo retrocede incalzato da Arturo fino alla riva del lago è ferito, e vacilla) ▼ARTURO▲ Mori. ▼VALDEBURGO▲ Oh! Arturo! (Cade nel lago) Scena Quattordicesima (Comparisce dalla capanna Alaide con una face in mano) ▼ALAIDE▲ Qual rumor! (S'incontra in Arturo che scende furioso) Chi vegg'io? ▼ARTURO▲ Son vendicato. ▼ALAIDE▲ Qual parlar?… ohimè! qual sangue? ▼ARTURO▲ Del fellon da me svenato… ▼ALAIDE▲ Ah! dov'è? ▼ARTURO▲ Nel lago, esangue. ▼ALAIDE▲ Che mai festi? ▼ARTURO▲ Il tuo tesoro… Leopoldo… ucciso… io l'ho. ▼ALAIDE▲ Ah! il fratel… ▼ARTURO▲ (Spaventato) Fratello? ▼ALAIDE▲ Io moro! ▼ARTURO▲ (dopo un momento di silenzio) Ti fia reso, o anch'io morrò?. (Ascende velocemente alla riva Alaide lo segue sbigottita) ▼ALAIDE▲ Odi… arresta. (Arturo si precipita nel lago) ▼VOCI LONTANE▲ Un uom nell'onda! ▼ALAIDE▲ Ciel! soccorso! (Cade in ginocchio nel luogo ove fu ferito Valdeburgo) ▼VOCI PIÙ VICINE▲ Aita, aita!… Scena Quindicesima (Accorrono da varie parti gli abitanti delle rive del lago con fiaccole. Osburgo seguito da uomini armati si presenta sulla rupe ov'è prostrata Alaide; la vede, la solleva da terra) ▼CORO▲ La Straniera! sangue gronda! ▼ALAIDE▲ Sangue!… o ciel!… (Scende inorridita tutti la seguono) ▼CORO▲ Perchè smarrita? Parla… parla… quale eccesso… Qual misfatto hai tu commesso? ▼OSBURGO▲ Questo acciar di sangue intriso riconosci? ▼ALAIDE▲ Ah lo ravviso!… Lo ascondete agli occhi miei… Ch'io nol vegga!… orror mi fa! ▼CORO▲ Empia! forse!… ▼ALAIDE▲ (fuori di sè) Ah! sì, son tale… L'amor mio fu a lui fatale… Io l'uccisi, lo perdei… Per me pena il ciel non ha. ▼CORO▲ Tu omicida!… ah! si, lo sei… Te la scure punirà. (Un momento di silenzio tuona, lampeggia, fischia il vento nella foresta, Alaide é delirante) ▼ALAIDE▲ Un grido io sento Suonar per l'onda… Egli è un lamento Di lui che muor. Ciascun si taccia… Nessun risponda… Ei mi rinfaccia Un empio amor. A suoi lamenti Vi unite, o venti! Prorompi, o tuono accusator! Io l'ho perduto… Io l'ho voluto… Non v'è perdono A tanto error. ▼CORO▲ Paventa, indegna, Il ciel si sdegna; T'annunzia il folgore Il suo furor. (La tempesta è al colmo. Osburgo egli armati la circondano e la traggono seco. Cala il sipario) ATTO PRIMO Scena Prima (Atrio nel Castello di Montolino di fronte il lago, e al di là del lago veduta del villaggio illuminato. Quanto si vede indica che si sta celebrando una festa. Si festeggia infatti l'anniversario, in cui la Bretagna è stata restituita dagl'Inglesi a Filippo Augusto, e il vicino matrimonio d'Isoletta di Montolino con Arturo di Ravenstel. Il lago è sparso di navicelle addobbate, e illuminate. Odesi da lontano una lieta armonia e festose voci di applauso. A poco a poco si sente distinto il canto; ed ora da una, ora dall'altra navicella uomini e donne cantano le seguenti strofe a coro) CORO I DI UOMINI Voga, voga, il vento tace, Splendon gli astri in cielo azzurro; Sol con placido sussurro Bacia i lidi il dolce umor. Voga, voga é l'alma pace Messaggiera dell'amor. CORO I DI DONNE O Castel di Montolino, Dell'amor già sei soggiorno; Quando spunti il nuovo giorno, Lo sarai d'Imene ancor. Voga, voga egli è vicino Di due cori a fare un cor. CORO II DI UOMINI Lievi, lievi in sen del lago Tuffan l'ali amiche aurette; E la luna vi riflette Il suo placido splendor. Voga, voga ella é l'immago D'innocente e casto ardor. CORO II DI DONNE A noi reca un'aura pura L'olezzar del suol fiorente; Al rumor della corrente Mesce il lido il suo rumor. Voga, voga è la natura Che si desta, e sente amor. Scena Seconda (Valdeburgo e Isoletta) VALDEBURGO Trista e pensosa, mentre a te d'intorno Tutto sorride, abbandonar sì tosto. Isoletta, puoi tu la nobil festa, Che delle nozze tue precede il giorno? ISOLETTA Col cuor trafitto dalla festa io torno. Sì, Valdeburgo, a te d'Arturo amico, A te pietoso cor tutte io confido Le segrete mie pene. Gioia da questo Imene Più sperar non poss'io… Cambiato è Arturo, Crudelmente cambiato… Un altro oggetto Su quell'anima ardente arbitro impera. VALDEBURGO Altro oggetto! e il sai tu? ISOLETTA Sì la Straniera. VALDEBURGO Che dici? Ignota donna, Raminga, errante, e da ciascun fuggita, Preporre a te, spirto gentile e raggio D'innocenza e beltà? Deh! non pensarlo, Vano sospetto ei fia. ISOLETTA Fatto, ahi! fatto è certezza all'alma mia. (Dopo aver guardato intorno, prende dopo con precauzione, e gli dice) Io la vidi. VALDEBURGO Tu! che ascolto? Dove? quando? ISOLETTA Ier, sul lago. VALDEBURGO E ti parve? ISOLETTA Agli atti, al volto Non mortal, divina imago… Ma il suo schifo a me d'innante Via spari com'ombra errante, E ne usciva un suon dolente, Qual sospir d'un cor morente; E di Arturo al nome unita Questa voce di dolor "Ogni speme è a te rapita, Che riponi nell'amor" VALDEBURGO Qual mistero! ISOLETTA Il più funesto… Io ne tremo. VALDEBURGO E Arturo intanto?… ISOLETTA Più nol veggo. VALDEBURGO Oh! come presto Per te sorse il dì del pianto! Giovin rosa, il vergin seno Schiudi appena al ciel sereno, E già langui scolorita, Gioco al vento struggitor? Ah! l'aurora della vita! Ma fa core è forse Arturo Meno reo, che tu non credi. ISOLETTA Mi abbandona lo spergiuro; E in che istante, oh Dio! tel vedi. VALDEBURGO Spera ah! spera… ISOLETTA Ognor presenti Al pensier ho quegli accenti… "Ogni speme é a te rapita Che riponi nell'amor" VALDEBURGO Ah! l'aurora della vita é l'aurora del dolor! Scena Terza (Odonsi grida lontane. Una navicella bruna attraversa il lago vedesi in essa la Straniera co perta d'un velo. Molte barche l'inseguono) CORO (In lontano) La Straniera! la Straniera! ISOLETTA Cielo! é dessa. (Sbigottita riconoscendola) CORO Ah! trista festa, Se l'iniqua fattucchiera Del suo aspetto la funesta! ISOLETTA (Tremante a Valdeburgo) Odi! Ahi lassa! é vero, é vero. VALDEBURGO Sgombra, ah! sgombra un van timor. CORO Precidetele il sentiero. Si raggiunga. Scena Quarta (Accorrono da varie parti il signor di Montolino, Osburgo, ed altri Cavalieri ecc. Isoletta è tremante appoggiata a Valdeburgo) MONTOLINO (Veggendo Isoletta, e accorrendo a lei) Qual rumor! Che mai veggo? figlia!… ISOLETTA Ah! padre! Odi tu? sciagura a noi. MONTOLINO, CORO E tu pur di vili squadre Il terror divider puoi? ISOLETTA La Straniera!… Arturo!… oh! ambascia! Trema il cor, nè sa perchè. OSBURGO, MONTOLINO, CORO Lo spavento al volgo lascia; Troppo indegno egli è di te. (Isoletta si avvicina a Valdeburgo, e conducendolo in disparte li dice con somma passione) ISOLETTA Oh tu, che sai gli spasimi Di questo cor piagato, Tu solo puoi comprendere, Se giusto é il mio terror. Deh! per pietà, confortami, Conduci a me l'ingrato; Oppur mi assisti a reggere Al peso del dolor. VALDEBURGO Nascondi altrui le lagrime, Acqueta il cor turbato; Io spero, io voglio riedere A te consolator. Ma se restar tu vittima Dovessi di un ingrato, Un seno dove piangere Nel mio ti resta ancor. CORO, MONTOLINO, OSBURGO Ritorna ai Giochi, e mostrati Con volto men turbato; Non far che il nostro giubilo Rattristi il tuo timor. (Isoletta parte con Valdeburgo seguitata dal Coro. A poco a poco la scena rimane vuota) Scena Quinta (Montolino ed Osburgo) MONTOLINO Osburgo!… Io non divido la sicurezza tua. OSBURGO Tu pur col volgo Temerai la Straniera? MONTOLINO Arturo io temo. Questo disprezzo estremo D'Isoletta e di me, questo sì strano De' suoi doveri oblio, d'onde in lui nato? OSBURGO Da un cor, ben tel diss'io, sempre agitato, Un inquieto istinto Di tristezza lo pasce, e lo trascina Ove geme, l'affanno e la sventura. Nelle vietate mura, Ove nascosta ad ogni sguardo alberga La bandita dal trono e dagli altari, Agnese di Merania, osò l'insano Con suo periglio penetrare un giorno, Saper lo dèi. MONTOLINO Fama ne corse intorno. Giusta lo spinse allora Pietà d'Agnese, chè la sua caduta Di stupore colmò l'Europa intiera. Ma d'ignota Straniera Perché tanto pensier?… OSBURGO Pietade istessa Lo guida a lei, perché la crede oppressa. MONTOLINO Funesta al suo riposo indole é questa… OSBURGO E la lusinga e nutre Questo Stranier, misterioso anch'esso, Che di tanta amistade a lui si é stretto. MONTOLINO Ben dici e aver sospetto dobbiam di tutti. OSBURGO E sovra tutti attento Io veglio quindi ad ogni costo, sposo Fia d'Isoletta tua l'unico germe De' nostri Prenci… MONTOLINO Me possente a un tempo, E te ricco farai. Purché si stringa Codesto nodo, l'avvenir non curo. OSBURGO In me riposa - é ne' miei lacci Arturo. (Partono) Scena Sesta (Interno della capanna ove abita la Straniera. Arturo entra guardingo) ARTURO É sgombro il loco… Rimaner degg'io, O non visto partir? - Beato albergo! Irresistibil forza Come un magico cerchio in te m'arresta L'aura, sì l'aura ch'ella spira è questa. (S'inoltra) Oh potess'io scoprire Cara donna, chi sei; scioglier potessi Il velo in cui ti copri anco a te stessa!… (S'accorge di un ritratto) Un ritratto?… veggiam… è dessa, é dessa. Ricco manto la copre; il crin le cinge Serto di gemme… Eri tu dunque un tempo Più felice, mio ben! Parla, deh! parla. Più felice di pria può farti Arturo, Se confidarti all'amor suo consenti… (Odesi da lontano un suono di liuto) Qual suon!… Essa è Alaide… o cari accenti! UNA VOCE CANTA DA LONTANO Sventurato il cor che fida Nel sorriso dell'amor Brilla e muor qual luce infida, Che smarrisce il viator. ARTURO É mesta la sua voce, Meste come il suo cor son le sue note. VOCE PIÙ VICINA Infelice il cor che apprezza Alto stato e verde età. Una larva è la grandezza, Fior caduco è la beltà. ARTURO Fortunato chi puote Dar conforto a quell'alma, e far che un riso Torni a brillar su quell'amabil viso! VOCE VICINISSIMA Ogni speme, ogni ventura Lunghi dì durar non può. Solo, ahi! solo il pianto dura, E per sempre io piangerò. Scena Settima (Arturo va per uscire s'incontra con Alaide essa é vestita di nero) ARTURO Alaide! ALAIDE Che miro! In queste soglie, Sciagurato, che cerchi? ARTURO A te vicino, Un istante di pace. ALAIDE É meco il lutto, La sventura, il dolor. ARTURO Divider teco Tutto il peso vogl'io de' mali tuoi. ALAIDE Dividere i miei mali? ah tu nol puoi! Compiangimi soltanto; Altro non ti é concesso. ARTURO In tuo soccorso Forse il cielo m'invia. Credilo a questo, Che mi spinge ver te potere arcano; Credilo all'amor mio. T'amo, lo sai, E son tuo, tuo per sempre, io tel giurai. ALAIDE Tenero cor! (Fra sè) Che dico? Ove trascorro? (Ad Arturo) Va, lasciami, fuggi, Non t'appressar. Insuperabil pose Fra noi barriera il ciel. Deh! non punirlo Dell'amor suo, gran Dio! Sola io merto soffrir… la rea son io. ARTURO Che ascolto? e fia verace Dunque la fama? E tu proscritta, errante, Infamata, avvilita… ALAIDE Cessa! ah cessa! qual voce hai profferita! Non io, non io t'avrei Oltraggiato così, se al mio cospetto Accusato ti avesse il mondo intero. Esci. ARTURO Ah! m'odi io t'offesi, é vero, è vero. Serba, serba i tuoi segreti; Rispettarli ognor prometto Ma ch'io t'ami invan mi vieti; Mio destino è questo affetto Tu sei l'aura ch'io respiro. Sei la luce, il sol ch'io miro Quanti beni ha il mondo e il cielo L'amor tuo mi può donar. ALAIDE Taci, taci, è l'amor mio Condannato sulla terra; Associarti non poss'io Al destin che mi fa guerra Segui il tuo, del mio migliore, Me cancella dal tuo core… Ah! così potessi anch'io Te dal cuore cancellar! ARTURO M'ami dunque? oh gioia estrema! M'ami, e speri d'obbliarmi?… ALAIDE Io lo debbo… parti, trema… Più infelice almen non farmi. ARTURO Te vo' lieta, te felice; Farti tale ancor mi lice. Da regnanti io son disceso, Posso un serto a te recar. ALAIDE Ahi! funesto, ahi tristo peso! Qui deserta io vo' spirar. ARTURO Ah! se tu vuoi fuggir Il mondo e il suo splendor, Io ti saprò seguir In un deserto ancor. Qualunque sia sentier, Ameno fia con te; Parrà la vita a me Un sogno di piacer. ALAIDE Ah! non ti lusingar! Ti perde il tuo desir. Io nacqui per penar, Per fare altrui soffrir. Si oscura il ciel per me, Per me si attrista il sol; Mi regge appena il suol, Perchè coprir mi dè. (Si sente lontano suono di caccia) Odi… qual suon! ARTURO Si adunano i cacciatori intorno. ALAIDE Irne dèi tu festeggiano delle tue nozze il giorno. ARTURO Io del castel la vergine sposata ancor non ho. ALAIDE Insano! e me far vuoi Rea dei spergiuri tuoi? E sempre a far dei miseri Dannata, o ciel! sarò? Me sciagurata!… ARTURO Ah! calmati! ALAIDE Addio per sempre… ARTURO Ah! no! ALAIDE Un ultimo addio Recevi, infelice; Di più non poss'io; Di più non ti lice Quel pianto mi cela Che il ciglio ti vela Pregare tu dèi, non pianger per me. Nell'ore serene Che il ciel ti sorride, Deh! pensa che in pene Lasciasti Alaide; e un raggio di calma Implora ad un'alma, Che forse più misera è fatta per te. ARTURO Che io possa lasciarti! Crudel, non ho core Dovevi mostrarti Men degna d'amore. Per chi t'ha veduta, Per chi t'ha perduta, Un peso è la vita, Soffribil non è. Se l'ira ti preme Degli astri tiranni, Ci colgano insieme, Ci oppriman gli affanni è mia la tua sorte In vita ed in morte, O teco sommerso, O salvo con te. Scena Ottava (Foresta nelle vicinanze di Montolino. Vedesi in distanza la capanna di Alaide. Odonsi da lontano i suoni di corno e grida confuse coi suoni, indizio di rumorosa caccia. Le grida a poco a poco si avvicinano, e suonano distinte attraversano quindi la scena varii cacciatori indi Osburgo e Coro) VOCI LONTANE. Campo ai veltri. Il cervo è uscito. Corre, vola. Si dilegua. TUTTI Via pei clivi é già sparito… (Sortono) Giù per piano ognun l'insegua. OSBURGO, CORO Lungo il lago, dove i boschi Son più densi, son più foschi, Un drappel veloce scenda Ogni varco a rinserrar… Corra un altro, e i colli ascenda, L'ardue cime ad occupar. (Alcuni cacciatori corrono a sinistra della selva; altri salgono di fronte, e si perdono fra i dirupi. Rimane Osburgo e trattiene porzione di cacciatori) OSBURGO Questo è il luogo… là… in quel tetto La Straniera fa soggiorno. CORO Aborrito, orrendo oggetto! OSBURGO Di punirla é presso il giorno. CORO Sì punirla. OSBURGO Vi frenate; La promessa rammentate… TUTTI Qui non visti - qui segreti, Appiattati - queti, queti, Esploriam, spiam gl'indegni Suoi pensieri, suoi disegni… Con qual arte, con che modi Tragge Arturo a vaneggiar. Scoprirem le inique frodi; Le sapremo vendicar. (Si disperdono) Scena Nona (Valdeburgo e Arturo) VALDEBURGO (Incontrandosi) Ti trovo alfin. ARTURO Tu di me in traccia? VALDEBURGO Tutti sono in traccia di te. Stupisce ognuno Che delle nozze tue fugga tu stesso Il lieto festeggiar; ma un cor ne geme, Un cor non preparato a tal ferita. ARTURO Oh Valdeburgo! a me tu porgi aita. Io d'Isoletta apprezzo La candid'alma, la beltà ne ammiro, Il dolce favellar, gli atti soavi; Ma… VALDEBURGO Prosegui. ARTURO Io non l'amo. VALDEBURGO Ah! tu l'amavi. Sì, tu l'amavi, Arturo, Pria che i tuoi sensi affascinar sapesse Donna indegna di te, proscritta, oscura, E infame forse; tal d'intorno è grido, Tal ogni labbro con orror ne parla. ARTURO O amico, odila pria di condannarla. Vuoi tu del cieco volgo Prestar fede alle accuse? VALDEBURGO E tu più cieco Al desìo che t'illude? Ah! squarcia, amico, Squarcia la benda alfin ricovra in seno Dell'innocenza ella t'attende ancora, Bella senza prestigi, e a te sorride… ARTURO E tu vedi, o crudel, vedi Alaide Sì questa grazia imploro, Valdeburgo in te… Vedila e poi, Se consigliar mi puoi Che per sempre io la fugga… io tel prometto… La fuggirò. VALDEBURGO La tua promessa accetto. Scena Decima (Mentre si avviano verso la capanna di Alaide, vedesi ella stessa uscire dalla foresta) ARTURO Eccola. ALAIDE (Veggendo Valdeburgo) Cielo! VALDEBURGO (Correndo a lei) Agn… ALAIDE Taci! Ah! qual gioia… (Si abbandona nelle braccia di Valdeburgo che la stringe) ARTURO (Guardando entrambi turbato. Fra sè) Oh sospetto! VALDEBURGO (accorgendosi dell'agitazione d'Arturo) Arturo! Sgombra I dubbi tuoi de' miei prim'anni io vedo la compagna in costei. Credi. ARTURO Tel credo. Poichè la stringi al seno, Ella è scolpata assai libero io posso Senza rimorso amarla. (Si appressa con trasporto ad Alaide. Valdeburgo lo prende per un braccio e lo allontana) VALDEBURGO Ah! fuggi più che mai tu dèi scordarla. ARTURO Io! che mai dici?… ALAIDE Ahi! misera! VALDEBURGO Fuggir, fuggir la dèi. ARTURO Parla perchè? VALDEBURGO Nol chiedere. ARTURO É forse colpa in lei? VALDEBURGO No. ARTURO D'altri amante é forse? VALDEBURGO No. ARTURO D'altri sposa? VALDEBURGO No. ARTURO Dunque chi puote opporse? VALDEBURGO Tutto… ALAIDE Ah! non dirlo. ARTURO (con impeto) Il so. Tu sol t'opponi, o perfido… Omai squarciato è il velo. (Per impugnare la spada) ALAIDE Cessa… VALDEBURGO Insensato! ascoltami. ARTURO Tu mi tradisci. ALAIDE Oh! cielo! ARTURO (Ad Alaide) Almen tu parla, aita! La mente mia smarrita. Pronunzia un solo accento Di', che rival non ho. ALAIDE Deh! m'odi… ARTURO Un solo accento. (Con tutto l'impeto della gelosia) Rival mi é desso? ALAIDE Ah! no. (Un momento di silenzio. Alaide si volge come supplichevole a Valdeburgo che la guarda fissamente come in aria di rimprovero, Arturo si avvicina a lui) VALDEBURGO No non ti son rivale; Non io ti tolgo a lei Necessità fatale Ti vieta amar costei Ti arrendi al prego estremo Di chi ti è amico ancor. ARTURO (Ad Alaide) Ah! se non mi è rivale, Che vuol da me costui? Per qual poter fatale Tremi dinanzi a lui? Qualunque ei sia, nol temo. Il mio potere è amor. ALAIDE No tu non hai rivale… Io più non amo, il sai… Ma se di me ti cale, Lasciami in pace omai. Per me disastro estremo é il tuo funesto amor. VALDEBURGO (Ad Alaide) Poichè senno in lui non resta, Nè virtù di cavalier, Tu mi siegui. ARTURO (snuda la spada) Arresta, arresta; un di noi qui dee cader. VALDEBURGO (Ponendo la mano sulla spada) Sconsigliato! ALAIDE Ah! ver non sia… La tua vita, Arturo, è mia. ARTURO Oh! Alaide! parla, imponi, Qual più vuoi di me disponi. Tutto, fuor che altrui lasciarti, Tutto Artur per te farà. ALAIDE Cedi adunque, ah! cedi e parti… ARTURO Ti vedrò? ALAIDE Lo giuro… Va. Trio ARTURO Cedo, cedo; a te m'involo, Ma un accento mi conforti. Dimmi almeno, dimmi solo Che perdoni a' miei trasporti, Che la smania non t'offende, Il tumulto del mio cor. ALAIDE Mi vedrai, mia fè n'avesti, Ma deh! va, se amor mi porti… Tu mi perdi se più resti, Se rinnovi i tuoi trasporti… Da te sol, da te dipende Ogni ben ch'io spero ancor. VALDEBURGO Vanne alfine, o sciagurato, Al dover più non opporti, Arrossir, in te tornato, Tu dovrai de' tuoi trasporti! Del furore che t'accende Proverai rimorso in cor. (Si dividono e partono per diversa via) Scena Undicesima (Luogo remoto, ove é posta la capanna della Straniera, ombreggiata da piante silvestri. Di prospetto s'innalzano alcune rupi, a' piedi delle quali é il lago. Arturo, indi Osburgo e Cacciatori. Comincia a poco a poco ad oscurarsi il cielo, e a minacciare tempesta, che nell'ultima scena scoppia con estrema violenza. Arturo rimane lungamente immobile, e assorto in profondi pensieri) ARTURO Che mai penso? Un dubbio atroce Mi rimane, e il cor mi preme… Si discacci… ah! la sua voce Non si acqueta; e ognor più freme… Rio presagio!… il ciel si oscura… Trista e squallida è natura… Ogni oggetto il lutto veste Di un tradito e morto amor, Ah! fuggiam… son larve queste… Sogni son del mio timor. (Si avvia per partire esce Osburgo da lato opposto col Coro) OSBURGO, CORO Odi, Artur… ARTURO Mi lascia. CORO Ah! riedi; Non partir… tu sei tradito. ARTURO Io? da chi? (Ritorna in dietro) CORO (Circondandolo) Da, chi più credi Fido a te, l'inganno è ordito… ARTURO Come? dove? CORO La Straniera A cui fè tu presti intera… Valdeburgo, a cui tu cieco Ti abbandoni e ognora hai teco, Da gran tempo accesi in petto Da segreto e vile affetto, Paventando che il tuo scorno Possa alcuno a te scoprir, Di nascosto al nuovo giorno Han deciso di fuggir. ARTURO Ciel! che sento! CORO Noi nel bosco, Non veduti dagl'indegni, Col favor dell'aer fosco, Tutti udimmo i lor disegni. Hanno entrambi a te celato, A te finto nome e stato… Ambidue dai patrii liti Fur cacciati, fur banditi… Accusati d'inudite, Di esecrande reità. ARTURO Ah! cessate… non seguite… Coppia rea! tremar dovrà. CORO Taci, taci… acqueta l'ire… Fingi ancor, non ti scoprire. Non dar campo a' menzogneri D'inventar più rei misteri… Ti convinci da te stesso Dove giunga il loro eccesso… Poi prorompi, e sia bandita Ogni voce di pietà… ARTURO Oh! perfidia! CORO Fia punita. ARTURO Oh! furor! CORO Si sfogherà. (Il Coro tragge seco Arturo e si disperde) Scena Dodicesima (Alaide e Valdeburgo escono dalla capanna; indi Arturo, che si cela) ALAIDE Ah! non partir già stende Oscura notte il velo Fosco, nebbioso è il cielo, Non una stella appar. VALDEBURGO Finchè un sol raggio splende, E gli elementi han posa, Per la foresta ombrosa Saprò la via trovar. ALAIDE Ti rivedrò? VALDEBURGO Domani. ARTURO (Fra sè) Ecco gl'indegni insieme! ALAIDE Pensa che a me rimani Unica guida e speme. ARTURO (Fra sè) Perfida! VALDEBURGO E tu sovvienti De' sacri giuramenti Tu dèi fuggire Arturo, Tu dèi con me partir. ALAIDE Oh! Leopoldo! io giuro I passi tuoi seguir. VALDEBURGO, ALAIDE Addio per poco! Addio Fino alla nuova aurora! Saremo uniti allora Per non lasciarci più. ARTURO (Fra sè) Empio! l'estremo addio All'infedel dèi tu. Scena Tredicesima (Valdeburgo riconduce Alaide alla capanna quand'essa é rientrata, esce Arturo dal suo nascondiglio) ARTURO Leopoldo! VALDEBURGO Oh! ciel! qual nome! ARTURO Leopoldo! VALDEBURGO (Riconoscendo la voce) Arturo! ARTURO Discendi. VALDEBURGO Che vuoi tu? ARTURO (Con voce repressa e con tutto l'impeto del furore) Vendetta. VALDEBURGO Come? ARTURO Mal t'infingi ti difendi. VALDEBURGO Qual furor! ARTURO Estremo è desso. VALDEBURGO Chi lo accende? ARTURO Tu… tu stesso. VALDEBURGO Io?… ARTURO Sì… taci e il ferro stringi, Se pur senso è in te d'onor. VALDEBURGO Sciagurato, a che mi astringi?… (Combattono. Valdeburgo retrocede incalzato da Arturo fino alla riva del lago è ferito, e vacilla) ARTURO Mori. VALDEBURGO Oh! Arturo! (Cade nel lago) Scena Quattordicesima (Comparisce dalla capanna Alaide con una face in mano) ALAIDE Qual rumor! (S'incontra in Arturo che scende furioso) Chi vegg'io? ARTURO Son vendicato. ALAIDE Qual parlar?… ohimè! qual sangue? ARTURO Del fellon da me svenato… ALAIDE Ah! dov'è? ARTURO Nel lago, esangue. ALAIDE Che mai festi? ARTURO Il tuo tesoro… Leopoldo… ucciso… io l'ho. ALAIDE Ah! il fratel… ARTURO (Spaventato) Fratello? ALAIDE Io moro! ARTURO (dopo un momento di silenzio) Ti fia reso, o anch'io morrò?. (Ascende velocemente alla riva Alaide lo segue sbigottita) ALAIDE Odi… arresta. (Arturo si precipita nel lago) VOCI LONTANE Un uom nell'onda! ALAIDE Ciel! soccorso! (Cade in ginocchio nel luogo ove fu ferito Valdeburgo) VOCI PIÙ VICINE Aita, aita!… Scena Quindicesima (Accorrono da varie parti gli abitanti delle rive del lago con fiaccole. Osburgo seguito da uomini armati si presenta sulla rupe ov'è prostrata Alaide; la vede, la solleva da terra) CORO La Straniera! sangue gronda! ALAIDE Sangue!… o ciel!… (Scende inorridita tutti la seguono) CORO Perchè smarrita? Parla… parla… quale eccesso… Qual misfatto hai tu commesso? OSBURGO Questo acciar di sangue intriso riconosci? ALAIDE Ah lo ravviso!… Lo ascondete agli occhi miei… Ch'io nol vegga!… orror mi fa! CORO Empia! forse!… ALAIDE (fuori di sè) Ah! sì, son tale… L'amor mio fu a lui fatale… Io l'uccisi, lo perdei… Per me pena il ciel non ha. CORO Tu omicida!… ah! si, lo sei… Te la scure punirà. (Un momento di silenzio tuona, lampeggia, fischia il vento nella foresta, Alaide é delirante) ALAIDE Un grido io sento Suonar per l'onda… Egli è un lamento Di lui che muor. Ciascun si taccia… Nessun risponda… Ei mi rinfaccia Un empio amor. A suoi lamenti Vi unite, o venti! Prorompi, o tuono accusator! Io l'ho perduto… Io l'ho voluto… Non v'è perdono A tanto error. CORO Paventa, indegna, Il ciel si sdegna; T'annunzia il folgore Il suo furor. (La tempesta è al colmo. Osburgo egli armati la circondano e la traggono seco. Cala il sipario) Bellini,Vincenzo/La straniera/II
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soramichi 掲載サイト 88nie ジャンル ファンタジー ページ数 500ページ未満 描画法 ペン入れ 作画クオリティ ★★★★★ 状態 連載中 主人公 男 【概要】 地上が滅び人々が地下に住まうようになってから80年。身内を探して中央自治区へやってきた少年は何者かの襲撃を受け…。 紹介・応援コメント 作画がとても丁寧で設定も凝っている。 絵は非常に上手い。更新が一度止まると半年は動かない。 レビューを書く この作品が好きな人におすすめのweb漫画 お梅とお松 橙京異聞録 桃色奇譚 このページの登録タグ 500ページ未満 アクション ファンタジー 連載中 このページのトラックバック trackback トップに戻る
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Code Geass 23. At Least with Sorrow I, Euphemia li Britannia, bid all of you within the sound of my voice to heed the following command Seek out any Japanese you can find, and please kill them! Leave not a single one of them alive! STAGE 23 AT LEAST WITH SORROW Euphemia has betrayed us here! All units, descend upon the stadium! Grind the Britannians to dust! Damn you, Euphemia! You deceived us! DAMN ELEVENS! Now I see. You were planning this all along! The Black Knights! Crush the Britannians! Euphy! Euphy, where are you?! Get away from me! I don t have time to waste on you! Oh my! This is turning into a mess. How dare you... trampling over the hopes of our people! Euphemia! Stop it! Are you Japanese? You dare raise a hand against Euphemia li Britannia? Huh? Ah-ha, so there you are... you ridiculous royal puppet. Oh, you were on that island, weren t you? Yeah! Now suffer the hand of vengeance and-- Wait! I ll deal with her. You defiant Japanese! Now what, Zero? Do we take her prisoner? There s no point. Leave her. I have to kill them all! These Japanese people -- they have to die! It jammed up... I have to... hurry! I think it goes in here. Oh, I thought you were one of them. So, I was thinking, we could run the Specially Administrated Zone of Japan together. Oh, wait... Japan? Yes. I would ve like that. You and I together... Euphy... Lelouch... why? Farewell, Euphy. You may have been the first girl I ever loved. NOOOOOOO! Suzaku! Why now, of all times?! I m no match for that Hadron Cannon! I will never allow you to kill Lelouch! Suzaku! GET OUT OF MY WAY!!! Arrg, damn it! Please! You have to save Euphy! Do something! You mustn t let her die! You still haven t made contact with Darlton?! No, Your Highness. There was a report he d been injured, but nothing beyond that. Viceroy, emergency message from the Avalon. From the Avalon? Yes. The Special Zone at Fuji has fallen to the Black Knights. What was that?! They re moving to intercept our forces. Also... Princess Euphemia... "Equality?!" You can shove that straight up your administrated ass! You lured us into a death trap! You just made the biggest mistake in your lives! You got that?! That s right! Don t screw with the Japanese! Lucked out, didn t we? I can t believe they left all these footage and equipment behind. Yes. Once we re done editing, we can throw it on the Net for the entire world to see. It s pretty clear which side justice is on. How curious. You don t feel any loyalty toward Britannia, do you? Loyalty? Mmm-hmm. Britannia s glory has ripened on the vine; my talents are wasted serving them. You re more of an honest man than I thought you were. And what will you do now? Hard to say. The only reason I came here was to gather data. But I d feel bad abandoning you all, and I find Zero so... amusing. How wonderful to finally meet you! This girl -- she s a relative of Suzaku s. Zero, are you prepared to walk beside us in what s to come? The opposite! From this point on, the Six Houses of Kyoto will be under my control! I won t hear any objections! All other paths of survival for you... have now vanished! We should inform Viceroy Cornelia. Don t worry, I ll be taking care of that. Will she last until we reach the bureau? I m afraid not. I ll contact Prince Schneizel then. Excuse me. Suzaku... Euphy! Euphy... I have to know -- why did you issue that order at the stadium? Order...? What are you talking about? Never mind that... Suzaku... you re Japanese, aren t you? Yeah? Euphy! No! I mustn t-- I--I can t even think such a thing! No, please...! Suzaku? Yes, Euphy? The ceremony... did it go all right? Is Japan okay...? Euphy... don t you remember? People of Japan and all who are oppressed by the empire of Britannia! Long have I waited, all through the struggles against Britannia s injustices, I ve waited for them to come to their senses! But that hope was betrayed, by an act of barbarism that can only be called a genocide! How about everyone that was there? Are the Japanese happy? Never forgive Euphemia! She s a murderer! She s a filthy witch! Liar! Euphemia is the symbol of Britannia s hypocrisy -- a murderer cloaked in the flag of a nation! How was the ceremony...? Do you think I did... okay? I hope that bitch burns in hell! We re finished with your lie! Death to them all! Euphy... the Special Zone is... a great success! The Japanese people were given back their home... and you did it! Oh, thank God... I hereby declare our independence from Britannia! But don t take this to mean the resurrection of your fallen nation! We will not turn back the hands of time! The new Japan we go on to build shall be one broad enough to accept all peoples, histories, and ideologies where the strong shall not reign over the weak! And it shall be called... THE UNITED STATES OF JAPAN! He s done it! This is the birth of a nation! How strange... I can t see... your face anymore... Keep going... to school... I had to stop... before I-- before I had the chance to finish... Euphy, you can still go yourself! I know! Why don t we go to Ashford Academy together? The student council is so much fun! Euphy...! You have to do it... for me... kay? Please, Euphy! No, don t go! Suzaku... I m so happy... that we... Zero! Zero! Zero! Zero! Dear God... Area Fukushima, Byakko Squad, en route to lbaraki. Area Tama, continuing with barricade construction. Area Hamamatsu-- You plan to assault the Tokyo Settlement? Yes. This is the best chance we ll get. Don t worry about it -- your Geass has no effect on me. You know that, don t you? That s true, isn t it? Hmph, with my Geass out of control now, I can never see anyone. Yes, Nunnally? Hi Lelouch. I was wondering, um... do you suppose I could talk to Euphy again? I was thinking that the three of us could go to the school festival together. You see, Milly said they were organizing another one since everything got all messed up the other day. So I was hoping that we could go to the new one together too. Oh, I m sorry... I know you don t want us meeting ever again. But I thought maybe, if there was some way you and I could maybe see her just one last time... Nunnally, haven t you heard the news? Oh, well, the radio cut off mid-broadcast earlier. Why do you ask? Did something happen? Of course not. Everything is just fine. Sorry. I ll be home by tomorrow. We ll discuss it when I m back. Right. All right, so you can t switch off your Geass -- are there any changes you ve noticed? Not really. It s just... Euphy... she tried to resist the Geass... and my orders... I was wondering if my power had weakened... but I think... I think such a malignant command was simply against her nature. And so? I guess that s all. It was something... We have our contract. I promised to stay with you... to the very end. We weren t fast enough! We may have managed to keep the news off the Net, but there s insurrections all over the map! That s correct! The Black Knights are the largest of the insurgent groups. They are now absorbing all of the masses and advancing on the Tokyo Settlement! All our units are in play right now. We re completely on our own! Yes, and with so many honorary Britannians turning on us, our enemies number in the tens of thousands! Lord Guilford! Forget it! We cannot move without Her Highness word! But sir! The viceroy s been shut up in Princess Euphemia s room ever since she canceled the attack orders! And we still can t confirm Gen. Darlton s whereabouts. Everyone in Toyama Squad is at your disposal. Roger that. Any weaponry? Some explosives from Gokayama. But we don t have enough vehicles. Can any of us ride with you? The best we can offer are freight trains. That okay? Looks like the groups from Yamanashi joined up with us. Yeah, and the remnants of the Blood of the Samurai faction too. Our numbers are growing by the minute! I hope everyone in the student council can get away. On the contrary, for the first time in a while I m glad. Yes... I forgot the art of kindness ages ago, Marianne. I hope you re all right, Kaname. You re working in Shizuoka now, right? Yeah, I m fine over here. Look, Chigusa, we need to talk about something important when I get back. Hm? What s wrong? Well, that s the first time you ve called me by that name. Oh, you re right. Does it sound weird? Not a bit! Anyway, I ll be here. There she is -- that Brit woman! Watch us from your window, huh?! Admit it -- you re some sort of spy! As the insurgents draw closer, security in the ghettos continues to worsen. The government is asking all citizens to stay in their homes until further notice. Do you think the fighting will come our way as well? O--of course not! Princess Cornelia has her regular forces stationed here. There s no way! I hope so... Geez, back up, will you? You re scaring me. Nunnally, what about Lelouch? Is he back here yet? Lelouch? Is something the matter? No, not really... Man, I wish you d go back to calling him Lulu. It s time you two made up. Lulu? What, you mean I called him that? Oh, there you go again. Lulu... Nina, they want us upstairs in school! The insurgents are headed toward Tokyo! Right. And Zero s coming, isn t he? Please... wait for me, Princess Euphemia. I ll avenge you, I swear! Euphy... I just don t understand. Why did you give that order? Shall I tell you? Huh? A child? How did you get on board? How do you do, Suzaku Kururugi. You may call me V.V. V.V.? They ve broken the Atsugi line as well! Maybe the homeland can help us! They ll never make it in time. Then we should evacuate this area right away! Don t panic! Huh?! P--Princess Cornelia! I ve put the Glaston Knights on standby. Place all our forces on the outskirts of Tokyo! We can end this! We just need to take down Zero! Kill Cornelia, and the day will be ours! You all have your orders! Now be ready! Diethard, have Tohdoh handle the front line. I m leaving you in charge here. Yes, very well, Zero. You re Sumeragi s... Thank goodness I made it in time! That was so mean of you, the way you headed off to the battle without me! I ve been a huge fan of yours ever since your big debut! I was hoping that I d finally get to talk to you. Wow, you re really tall, aren t you? Don t worry though, I ll catch up with you pretty soon! L--Lady Kaguya, I thought the heads of the Six Houses remained in Fuji. I followed after you! So I can watch my future husband fight. Don t joke around. Well, once you win this battle, you ll eventually need a wife, won t you? I mean, I know your identity is a big secret and all, but you re gonna need somebody as your public face, right? Really? You believe we re going to win this battle? Of course! I am the goddess of victory after all. I d be lucky to have you then. Unfortunately, I ve already made a contract with the devil. Huh? I have no room in my life for deities right now. Hurry! We have to get this experimental subject back to the homeland! The pressure! The internal pressure is rising! Now, of all times...! Good morning to you it was. Hear me, Britannia! This is Zero! A rebel against oppressors who abuse their power! We will wait until midnight. You have until then to surrender to me. This is your only warning -- heed it. Twelve midnight, not a single second later. Gen. Darlton, you re in no condition to do this! I don t care! I have to be... at Her Highness side...! Your little bluff is meaningless, Zero. The Tokyo Settlement is an impenetrable fortress. You can still turn back, you know. Your actions here will affect more than just Area 11. You -- and this entire world -- will be steeped in war. I m aware of that, and yet all the same. Euphy? How could that be possible? No... it must be an impostor. Lelouch, it s me. Suzaku... why are you calling me now? Lelouch... are you at the school? No, but I will be soon. I see. I called because there s something I want you to tell everyone for me. Yes, and what would that be? The sky -- make sure no one looks up the sky. What? Lelouch... is there anyone you could ever hate so much that you d actually want to kill them? There is. Yes. I used to feel that sort of thinking was unacceptable -- that unless you followed the rules, killing someone was just murder. But now... it s hatred that s guiding me. I m fighting to kill someone. I m going to become a murderer in the skies of Tokyo, so please... Embrace your hate. Just think of Euphy. I made my own mind up long ago -- I ve no intention of turning back. For Nunnally, you mean. Yes. I have to go now. Thank you, Lelouch. Forget about it. I mean, you and I are friends after all. For the last seven years. Right. See you then. Yeah, later. What the hell?! These hands of mine have been dirty for a long time now, Suzaku. Your coming to face me now doesn t matter at all -- hell, I welcome it even. I mean, of course, you and I are friends... Perhaps this is what I ve longed for ever since that day the destruction and loss of everything. That s right -- destruction always comes before creation, and for that goal, even my own conscience must be cast aside. The only path left to me is straight ahead. Now then... That s right -- only by pushing forward will I find atonement. Even if my enemy is the greatest empire on the planet, there s no turning back for me now! Everything is in place. The time has come to overthrow the old world order!
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rman でバックアップを取る dbca で rmanリポジトリ(データベース)を作成する。グローバル・データベース名 rmanrep SID rmanrep パスワード oracle キャラクタセット Unicode(AL32UTF8) 各国語キャラクタセット UTF8 oranavi で自動起動設定を ON にする。 rman ユーザを作成する。 $ export ORACLE_SID=rmanrep $ sqlplus "/ as sysdba" create user rman identified by rman quota unlimited on users; grant connect, resource, recovery_catalog_owner to rman; $ rman catalog rman/rman create catalog; connect target sys/oracle@orcl register database; backup database; rman tips Miracle Linux V4.0 で rman を使用できない $ which rman /usr/bin/X11/rman ← Oracle の rman とは別のプログラムを呼び出している。 アーカイブログ手動削除後に再同期するには crosscheck copy; delete expired copy; delete obsolete; リカバリ・カタログを更新する resync catalog; rman リポジトリの設定を確認する $ export ORACLE_SID=rmanrep rman connect target sys/manager@orcl.db01.oracle.co.jp connect catalog rman/rman@rmanrep show all RMAN 20003 エラーが発生する場合 reset database; DBA SQL DDL取得 set pagesize 0 SELECT DBMS_METADATA.GET_DDL( TABLE , USER_TABLES.TABLE_NAME), DBMS_METADATA.GET_DEPENDENT_DDL( INDEX , USER_TABLES.TABLE_NAME) FROM USER_TABLES; 表ロック調査 COL USERNAME FOR A8 COL OBJECT_NAME FOR A8 COL LMODE FOR 9999 COL PROGRAM FOR A8 COL CTIME FOR 9999 SELECT S.USERNAME, S.SID, S.SERIAL#, O.OBJECT_NAME, LMODE, V.CTIME, S.PROGRAM FROM DBA_OBJECTS O, V$LOCKED_OBJECT L, V$SESSION S, V$LOCK V WHERE O.OBJECT_ID = L.OBJECT_ID AND L.SESSION_ID = S.SID AND L.SESSION_ID = V.SID AND V.TYPE = TM ORDER BY CTIME DESC; 行ロック調査 SELECT S.USERNAME, S.SID, S.SERIAL#, O.OBJECT_NAME, LMODE, V.CTIME, S.PROGRAM FROM DBA_OBJECTS O, V$LOCKED_OBJECT L, V$SESSION S, V$LOCK V WHERE O.OBJECT_ID = L.OBJECT_ID AND L.SESSION_ID = S.SID AND L.SESSION_ID = V.SID AND V.TYPE = TX ORDER BY CTIME DESC; SQL調査 SELECT A.SQL_TEXT, A.ADDRESS FROM V$SQLAREA A, V$SESSION B WHERE A.ADDRESS = B.SQL_ADDRESS AND B.SID = ANY(SELECT SID FROM V$LOCK WHERE TYPE IN ( TX , TM )); 統計情報収集(スキーマ単位) BEGIN DBMS_STATS.GATHER_SCHEMA_STATS ( ownname = スキーマ名 , options = GATHER AUTO ); END; / 統計情報収集(テーブル単位) BEGIN DBMS_STATS.GATHER_TABLE_STATS( OWNNAME = スキーマ名 ,TABNAME = テーブル名 ); END; / 統計情報収集日付の確認 SELECT TABLE_NAME NAME, LAST_ANALYZED FROM USER_TABLES ORDER BY TABLE_NAME; 統計情報の内容確認 SELECT TABLE_NAME, NUM_ROWS, AVG_ROW_LEN, BLOCKS FROM USER_TABLES ORDER BY TABLE_NAME; セッションを強制終了する SELECT SID|| , ||SERIAL#|| , ||STATUS|| , ||USERNAME FROM V$SESSION WHERE USERNAME = C_LIVE ; SID|| , ||SERIAL#|| , ||STATUS|| , ||USERNAME --------------------------------------------- 199,7860,INACTIVE,C_LIVE 213,6979,INACTIVE,C_LIVE ALTER SYSTEM KILL SESSION 199,7860 ALTER SYSTEM KILL SESSION 213,6979 DBID を確認する $ sqlplus "/ as sysdba" select dbid from v$database; select username, default_tablespace from dba_users; select FILE_NAME, TABLESPACE_NAME from dba_data_files; http //www.dbforums.com/archive/index.php/t-1066637.html select dbms_metadata.get_ddl( TRIGGER , name , owner ) from dual; ユーザ作成 $ sqlplus /nolog connect / as sysdba create user scott profile default identified by tiger default tablespace user01 temporary tablespace temp account unlock; grant resource, connect to amashin; quit; UNDO保存を保証する。 select tablespace_name, retention from dba_tablespaces; alter tablespace UNDOTBS1 retention guarantee; データファイルの自動拡張を有効化する。 select file_name, tablespace_name from dba_data_files; select autoextensible, tablespace_name from dba_data_files; alter database datafile /opt/app/oracle/oradata/orcl/undotbs01.dbf autoextend on; ユーザのアカウントロックを解除する。 -- ロック解除 alter user SCOTT account unlock; -- パスワード変更 $ sqlplus scott/tiger SCN からタイムスタンプを求める。 select current_scn scn, scn_to_timestamp(current_scn) timestamp from v$database; タイムスタンプから SCN を求める。 select timestamp_to_scn(systimestamp) scn, systimestamp timestamp from dual; SQL*Plus CSV書き出し set linesize 1000 set pagesize 0 set trimspool on spool user_data.txt select " ||id|| "," ||name|| " from users; シノニム PUBLICシノニムを作成する $ sqlplus "/ as sysdba" CREATE PUBLIC SYNONYM emp FOR scott.emp; シノニムを削除する drop public synonym samplelink; データベースリンク データベースリンクの定義を確認する $ export ORACLE_SID=orcl $ sqlplus "/ as sysdba" select owner,db_link,username,host,created from dba_db_links; データベースリンクを作成する $ export ORACLE_SID=orcl $ sqlplus "/ as sysdba" create public database link samplelink connect to scott identified by tiger using orcl.db01.oracle.co.jp ; データベースリンクを使用する $ export ORACLE_SID=orcl $ sqlplus scott/tiger select * from emp@samplelink データベースリンクを削除する drop public database link samplelink; スタンドバイ・データベースを rman でバックアップすると、ORA-19573 エラーが発生する 症状 ORA-19573 cannot obtain sub-shared enqueue for datafile 6 原因 RMAN in version 9.2.0.1 のバグです。(bug 2688591 (TAR 2708247.999)) 処置方法 SQL shutdown immediate; SQL startup nomount; SQL alter database mount standby database; SQL alter database recover managed standby database disconnect from session; 参考情報 http //www.trivadis.ch/Images/standbybackup_en_tcm17-7294.pdf If you create a new tablespace on the primary database, perform a logfile switch and want to back up this tablespace on the standby database,RMAN in version 9.2.0.1 aborts with an error RMAN backup tablespace test; ORA-19573 cannot obtain sub-shared enqueue for datafile 6 This behavior has now been accepted as bug 2688591 (TAR 2708247.999). But there is a workaround stopping and starting the standby database, after which the backup works correctly. export/import 全データベースモードでエクスポートする $ export ORACLE_SID=orcl $ exp system/パスワード file=fulldump.dmp log=fulldump.log full=y ユーザーモードでエクスポートする $ export ORACLE_SID=orcl $ exp scott/tiger file=scott.dmp owner=scott ユーザーモードでインポートする $ imp scott/tiger file=sccot.dmp fromuser=sccot touser=sccot destroy=y ignore=y ORA-19809 リカバリ・ファイルの制限を超えています pfile の db_recovery_file_dest_size を増やす。 $ export ORACLE_SID=devel $ sqlplus "/ as sysdba" SQL create pfile= $ORACLE_BASE/admin/$ORACLE_SID/pfile/init$ORACLE_SID.ora from spfile; SQL exit $ vi $ORACLE_BASE/admin/$ORACLE_SID/pfile/init$ORACLE_SID.ora 編集した pfile から spfile を作成する。 $ cd $ORACLE_BASE/admin/$ORACLE_SID/pfile $ mv init$ORACLE_SID.ora init$ORACLE_SID.ora.org $ sqlplus "/ as sysdba" SQL create spfile from pfile= $ORACLE_BASE/admin/$ORACLE_SID/pfile/init$ORACLE_SID.ora ; SQL startup 参考 14 ORA-19400~ORA-24276 SQL*Loader コマンド $ export ORACLE_SID=orcl $ sqlldr userid=user01/******** control=testtbl.ctl data=testtbl.dat シーケンスを使用する(参考URL) LOAD DATA CHARACTERSET JA16SJIS INTO TABLE T_COMPANY_RAW FIELDS TERMINATED BY , trailing nullcols (ID "SEQ_COMPANY_RAW_ID.NEXTVAL", CORP_TYPE, NAME, ・ ・ FUTURE) 改行があるデータの流し込み load data CHARACTERSET JA16SJIS append continueif last != " into table test_table fields terminated by , enclosed by " ( ID, NAME, VALUE, TESTDATE DATE "YYYYMMDD") 日付データの流し込み load data CHARACTERSET JA16SJIS append into table t_answers fields terminated by , trailing nullcols ( id, campaign_id, user_id, registered "to_date( registered, YYYY/MM/DD HH24 MI SS )" ) 「データ・ファイルのフィールドが最大長を超えています。」 load data CHARACTERSET JA16SJIS append into table t_encourage fields terminated by , ( ID, CAT2_ID, MAILBODY char(4000)) Oracle 10g R10.2.0.1 インストール (MiracleLinuxV3.0) memoRPM を更新してから Oracle をインストールする DHCP を使用している場合、一時的にTCP/IPの設定で固定IPアドレスを割り当ててから、Oracle をインストールする ダウンロードOracle 10g R10.2.0.1 をダウンロードする rootユーザでログインする ランレベルを 5 に変更する # init 5 oranavi を起動する # oranavi Oracle DBMS のインストール全てデフォルト設定でインストール Oracle 9i R9.2.0.4.0 インストール後に必要な作業 Run the following commands and scripts in order from $ORACLE_HOME in migrate mode on all updated databases. If you are using the OLAP option, then ensure the database listener is up. $ sqlplus "/ as sysdba" startup migrate spool patch.log @?/rdbms/admin/catpatch.sql shutdon immediate startup This step is optional, and will recompile all invalid PL/SQL packages now instead of when the packages are accessed the first time. The utlrcmp.sql script can be used to parallelize this in multiprocessor machines. @?/rdbms/admin/utlrp.sql Enter the following commands if using Oracle OLAP option alter user olapsys identified by password account unlock; connect olapsys/password @?/cwmlite/admin/postamd.sql ORA-06512 → 参考URL 現象 ORA-00604 error occurred at recursive SQL level 1 ORA-06521 PL/SQL Error mapping function ORA-06512 at "SYS.OLAPIHISTORYRETENTION", line 1 ORA-06512 at line 6 原因 BUG 3386542 処置 (metalink Note 266728.1) Disable OLAPISTARTUPTRIGGER and OLAPISHUTDOWNTRIGGER to avoid error from being generated. ALTER TRIGGER OLAPISTARTUPTRIGGER DISABLE; ALTER TRIGGER OLAPISHUTDOWNTRIGGER DISABLE; rmanでデータベースを複製する 前提条件Miracle Linux V3.0 Oracle 10g Standard Edition ターゲット・データベースへ接続できるようにする $ vi /opt/app/oracle/product/10.1.0/db_1/network/admin/tnsnames.ora ACCOUNT1.DB01.ORACLE.CO.JP = (DESCRIPTION = (ADDRESS_LIST = (ADDRESS = (PROTOCOL = TCP)(HOST = 192.168.0.101)(PORT = 1521)) ) (CONNECT_DATA = (SERVICE_NAME = account1.db01.oracle.co.jp) (SERVER = DEDICATED) ) ) ACCOUNT1.RESEARCH01.ORACLE.CO.JP = (DESCRIPTION = (ADDRESS_LIST = (ADDRESS = (PROTOCOL = TCP)(HOST = 192.168.0.102)(PORT = 1521)) ) (CONNECT_DATA = (SERVICE_NAME = account1.oracle.co.jp) (SERVER = DEDICATED) ) ) $ vi /opt/app/oracle/product/10.1.0/db_1/network/admin/listener.ora (SID_DESC = (GLOBAL_DBNAME = account1.db01.oracle.co.jp) (ORACLE_HOME = /opt/app/oracle/product/10.1.0/db_1) (SID_NAME = account1) ) $ sqlplus scott/tiger@account1.db02.oracle.co.jp ターゲット・データベースのバックアップ (複製側) # su - oracle $ mkdir -p /opt/app/oracle/oradata/account1/backups ← ターゲットデータベース側・複製側の両方で作成する $ export ORACLE_SID=orcl $ sqlplus /nolog conn / as sysdba create user rman identified by rman temporary tablespace temp default tablespace users quota unlimited on users; grant recovery_catalog_owner, connect, resource to rman; $ rman catalog rman/rman@orcl connect target sys/manager@account1.db01.oracle.co.jp; create catalog; register database; configure retention policy to redundancy = 1; configure controlfile autobackup on; configure controlfile autobackup format for device type disk to /opt/app/oracle/oradata/account1/backups/%F ; backup database format /opt/app/oracle/oradata/account1/backups/full_%d_%T_s%s_p%p ; backup archivelog all delete all input format /opt/app/oracle/oradata/account1/backups/arc_%d_%T_s%s_p%p ; 補助データベースを作成する $ orapwd file=/opt/app/oracle/product/10.1.0/db_1/dbs/orapwaccount1 password=manager entries=30 force=y alter system set remote_login_passwordfile= EXCLUSIVE scope=spfile; shutdown immediate startup force nomount show parameters remote_login_passwordfile; $ cd /opt/app/oracle/admin/account1/ $ mkdir pfile bdump cdump create udump $ cd /opt/app/oracle/admin/account1/pfile $ vi initaccount1.ora DB_NAME=account1 CONTROL_FILES=(/opt/app/oracle/oradata/account1/control01.ctl, /opt/app/oracle/oradata/account1/control02.ctl, /opt/app/oracle/oradata/account1/control03.ctl) $ export ORACLE_SID=account1 $ sqlplus "/ as sysdba" create spfile from pfile= /opt/app/oracle/admin/account1/pfile/initaccount1.ora ; startup force nomount $ lsnrctl start $ rman target sys/manager@account1.db01.oracle.co.jp auxiliary sys/manager@account1.db02.oracle.co.jp duplicate target database to account1 nofilenamecheck; duplicate target database for standby nofilenamecheck; フラッシュバックドロップ ごみ箱の中を見る。 SELECT original_name, type, ts_name, droptime, dropscn, object_name FROM user_recyclebin; テーブルをリストアする。 flashback table test to before drop; インデックスをリストアするテーブルをリストアすると、インデックスや制約も復活するが、名前はごみ箱の中の時のままなので、手動でリネームする。 select index_name from user_indexes where table_name = TEST ; alter index "BIN$ExUXY+Nfh9zgQAB/AQAI6g==$0" rename to PK_TEST; ごみ箱を空にする。 purge dba_recyclebin; purge user_recyclebin; purge tablespace user01 user test; purge table test; purge index pk_test; ごみ箱を介さずに削除する。 drop table test purge; drop user scott cascade; drop tablespace user01 including contents; フラッシュバックデータベースを有効にする DB_RECOVERY_FILE_DEST、DB_RECOVERY_FILE_DEST_SIZE が設定されているか確認する。 select name,value from v$parameter where name like db_recovery_file_dest% ; 設定されていなければ、設定する。 alter system set db_recovery_file_dest= /opt/app/oracle/flash_recovery_area scope =both; alter system set db_recovery_file_dest_size = 2147483648 scope = both; アーカイブログモードにする。 shutdown immediate startup mount alter database archivelog; alter database open; archive log list; フラッシュバックログの保存期間を確認する。 select name, value from v$parameter where name = db_flashback_retention_target ; フラッシュバックデータベース機能を有効化する。 shutdown immediate startup mount alter database flashback on; alter database open select log_mode, flashback_on from v$database; どの時点までフラッシュバックできるか確認する。 select flashback_size/1024/1024 "SIZE(M)", estimated_flashback_size/1024/1024 "EST_SIZE(M)", oldest_flashback_scn, to_char(oldest_flashback_time, YYYY-MM-DD HH24 MI SS ) from v$flashback_database_log; フラッシュバックデータの書き込みサイズを確認する。 select to_char(begin_time, HH24 ) hour, flashback_data/1024 "FLASHBACK_DATA(K)", redo_data/1024 "REDO_DATA(K)" from v$flashback_database_stat; フラッシュバックデータベースを実行する SQL shutdwon immediate SQL startup mount SQL flashback database to scn 608964; SQL flashback database to time "to_timestamp( 06-05-06 22 41 00.059098 )"; RMAN flashback database to scn 608964; RMAN flashback database to time "to_timestamp( 06-05-06 22 41 00.059098 )"; RMAN flashback database to sequence 1 thread 1; データベースをオープンする。 shutdown immediate startup mount alter databse open read only; -- 読み取り専用でオープンする場合 alter database open resetlogs; -- 読み書き可能でオープンする場合 フラッシュバックログから表領域を除外する alter tablespace example flashback off; select name, flashback_on from v$tablespace; ブロック破損 ブロック破損の診断 $ dbv file=/opt/app/oracle/oradata/orcl/system01.dbf SQL analyze table test validate structure cascade; SQL analyze index pk_test validate structure; rman で物理破損ブロックを検出する。 RMAN backup validate datafile 1; SQL select * from v$database_block_corruption; rman で論理破損ブロックを検出する。 RMAN backup check logical datafile 1; rman で物理破損チェックを行わずにバックアップを行う。 RMAN backup nochecksum datafile 1; 破損ブロックを含んだままバックアップをとる。 RMAN run { set maxcorrupt for datafile /opt/app/oracle/oradata/orcl/system01.dbf to 2; backup datafile /opt/app/oracle/oradata/orcl/system01.dbf ; } rman によるブロックメディアリカバリ RMAN blockrecover datafile 1 block 1; RMAN blockrecover corruption list; 簡単なジョブの作成 ジョブを作成する $ export ORACLE_SID=rmanrep $ sqlplus "/ as sysdba" BEGIN DBMS_SCHEDULER.CREATE_JOB ( job_name = SYS.BACKUP , job_type = EXECUTABLE , job_action = /home/oracle/devel/shell/backup.sh , start_date = SYSTIMESTAMP, repeat_interval = FREQ=DAILY;BYHOUR=5;BYMINUTE=0 , enabled = TRUE, auto_drop = FALSE, comments = ORCLデータベースのバックアップ ); END; / ジョブを削除する BEGIN DBMS_SCHEDULER.DROP_JOB(job_name = sys.backup ); END; / プログラムとスケジュールを使用したジョブの作成 SCOTTユーザに CREATE JOB 権限を与える $ export ORACLE_SID=orcl $ sqlplus "/ as sysdba" GRANT CREATE JOB TO SCOTT; CONNECT SCOTT/TIGER; ストアドプロシージャの作成 CREATE OR REPLACE PROCEDURE test_del( p_id test.id%TYPE) AS BEGIN DELETE FROM test WHERE ID = p_id; END test_del; / プログラムの作成 BEGIN -- プログラムの作成 DBMS_SCHEDULER.CREATE_PROGRAM( program_name = SCOTT.TEST_PROGRAM , program_type = STORED_PROCEDURE , program_action = SCOTT.TEST_DEL , number_of_arguments = 1, enabled = FALSE, comments = TEST表のDELETE ); -- プログラム引数の定義 DBMS_SCHEDULER.DEFINE_PROGRAM_ARGUMENT( program_name = SCOTT.TEST_PROGRAM , argument_name = P_ID , argument_position = 1, argument_type = NUMBER ); -- プログラムの有効化 DBMS_SCHEDULER.ENABLE( SCOTT.TEST_PROGRAM ); END; / スケジュールの作成 BEGIN DBMS_SCHEDULER.CREATE_SCHEDULE( schedule_name = SCOTT.MONTHLY_SCHEDULE , start_date = SYSTIMESTAMP, repeat_interval = FREQ=MONTHLY;BYMONTHDAY=15 , comments = 毎月15日実行 ); END; / プログラムとスケジュールを利用したジョブの作成 BEGIN DBMS_SCHEDULER.CREATE_JOB( job_name = SCOTT.TEST_JOB , program_name = SCOTT.TEST_PROGRAM , schedule_name = SCOTT.MONTHLY_SCHEDULE , enabled = FALSE, auto_drop = FALSE, comments = TEST表のDELETE ); DBMS_SCHEDULER.SET_JOB_ARGUMENT_VALUE( job_name = SCOTT.TEST_JOB , argument_name = P_ID , argument_value = 10 ); DBMS_SCHEDULER.ENABLE( SCOTT.TEST_JOB ); END; / PL/SQL PL/SQL実行後、エラーを表示する。 SHOW ERROR DBMS_OUTPUT.PUT_LINE などでの画面出力を有効にする。 SET SERVEROUTPUT ON
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